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5 Agosto 2000: Prima sconfitta contro il Borgosesia, i commenti ed i tabellini.

Cronaca || 05/08/2000

NAPOLI 0 / BORGOSESIA 1

BORGOSESIA: Biasetto (1'st Depentor), Ambrosetti (1' st Formentini), Panella (1' st Gradogna), Lanza, Fagnoni (1' st Careddu), Brescia, Famulari (1' st Magliaro), Rossi (1' st Iori), Roano (1' st Coscia), Corona, Fota.
NAPOLI: Coppola (1' st Mondini), Saber, Baldini, Troise (1' st Fresi), Russo (1' st Afolabi), Vidigal (1' st Magoni), Pecchia (1' st Paquito), Jankulovski (15' st Bigica), Stellone (1' st Di Napoli), Floro Flores (1' st Stojak), Bellucci.
ARBITRO: Cheney di Aosta.
RETE: 44' pt Famulari



Quinta gara ed inaspettata battuta di arresto per il Napoli di Mister Zeman. Non bastano un rigore sbagliato da Stellone ed altre tre nitide occasioni da rete, gli azzurri incappano nella prima sconfitta dopo il triangolare di Saint Vincent. Non è certo questo un campanello d'allarme visto che al momento lo scopo principale delle amichevoli non è il risultato, ma il raggiungimento di particolari equilibri in mezzo al campo, l'assimilazione di nuovi schemi, sconosciuti ai più, lo studio delle caratteristiche dei giocatori a disposizione del tecnico boemo.
Nell'intervista di Francesco Marolda de "Il Mattino", le impressioni di Zeman al termine dell'incontro.

da Il Mattino di sabato 5 agosto 2000.

AZZURRI SCONFITTI
Niente drammi"Questo è tempo di prove - dice l’allenatore - e non si possono ottenere risultati subito" Zdenek sibillino "I rinforzi? A volte non bastano i giocatori nuovi, occorre anche che siano utili..."


Napoli sotto. Una sorpresa. Un incidente di percorso. Uno stop che porta più fastidio che preoccupazioni, forse, ma che la si racconti così oppure in altro modo, una sconfitta è sempre una sconfitta. Sì, anche per il serafico Zeman in attesa di rinforzi veri, mirati e necessari. Ma se Corbelli è di parola - e non v'è alcuna ragione per negarlo - Zeman avrà quello che gli occorre.
"Un portiere, un terzino sinistro e un attaccante": parole di presidente.
"Giocatori nuovi? A volte non basta che siano nuovi. Occorre che siano soprattutto utili. E quello che può sembrare ovvio, normale, per me a volte non lo è", replica a precisa domanda il tecnico boemo e sibillino. Che cosa ha voluto dire Zeman? Che la promessa di questi nuovi acquisti è "antica" ma ancora non v'è nulla in vista? È un'interpretazione maliziosa, questa? Beh, sarà pure maliziosa, ma Zeman questo ha detto, ieri, commentando la sconfitta estiva.
"Perdere dà fastidio, ma questo è tempo di prove e applicazione. Lavoriamo e giochiamo per costruire il futuro e non per ottenere risultati adesso, subito. E poi - afferma Zeman col suo fil di voce - non è andato tutto male. A me il primo tempo è piaciuto. Un po' meno il secondo. Abbiamo creato delle occasioni e ho visto anche discreti movimenti".
Però che Napoli "pesante"... "Stanco? Logico che lo sia. Sarei preoccupato, molto preoccupato se così non fosse. La preparazione è ancora lunga. Stiamo appena concludendo la prima fase e all'inizio del campionato manca ancora tanto tempo".
Giusto. Ineccepibile. Però rispetto alle partite precedenti un passo indietro il Napoli l'ha fatto. D'accordo signor Zeman? "No. A me non sembra affatto", replica l'allenatore. Il quale, però, va pure a caccia di una spiegazione. "Abbiamo giocato contro una squadra che per quanto di categoria inferiore alla nostra si difendeva in otto, aspettava e ripartiva. E per giunta su un campo largo cinquanta metri. Insomma, spazi stretti e avversari votati alla difesa. Questo ci ha creato delle difficoltà. Certo, ben vengano anche le difficoltà in questo momento della preparazione, ma su un campo largo sarebbe stato già diverso".
E Vidigal? Un po' lento, un po' impacciato... "Ma ha ricominciato ad allenarsi da tre giorni. S'era fermato alla fine dell'Europeo ed ha ripreso solo ora. Insomma, sappiamo come gioca Vidigal e non mi sembra giusto giudicarlo dopo questa gara".
Scusi l'insistenza, signor Zeman: a centrocampo s'è avvertita l'assenza di Matuzalem. Sarà lui il centrale titolare? "Boh. Non so ancora. In quel ruolo ho da scegliere tra più giocatori".
Per la difesa, invece, è arrivato anche Quiroga. "Il Napoli ha la possibilità di migliorare e lo sta facendo".
Tutto qui Zeman pronto a tirar le somme dopo questa prima fase di preparazione.
Meno pronto a tirare non somme, ma rigori, s'è rivelato invece il povero Stellone. Da cancellare dalla mente quel tiraccio centrale che ha fatto la felicità del portiere fermo sulla riga.
"Ma in campionato non sarò io il rigorista", tranquillizza subito tutti l'attaccante scherzando sull'errore. "Ho tirato io - spiega - perchè l'altra volta aveva tirato Bellucci e aveva sbagliato. Ora siamo pari".
E sul passo indietro della squadra? "Boh. Non so", replica Stellone in perfetto stile zemaniano. Come pure nega, Stellone, che quel giocare sulla destra gli dia qualche problema. "No - dice - mi trovo bene anche sulla fascia. E poi da lì parto spesso per andare al centro. È quello il movimento che l'allenatore chiede. E poi le cose miglioreranno quando migliorerà anche la preparazione. Ora la squadra risente dell’intenso lavoro di fondo. Ed è quello che, adeguandosi, Stellone sta facendo.  

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