- 8 Settembre 2001. Colpo di Spugna: la Caf intenerisce le squalifiche...La risposta del Mister.
Doping ||
08/09/2001
....NO COMMENT....
dal sito www.datasport.it 6 Settembre 2001
Doping, uno sconto da colpo di spugna
Quattro mesi di squalifica a Davids, Couto, Torrisi, Gillet, Sacchetti, Caccia. Tutti già in campo, tranne il bianconero e il gialloblù
Colpo di spugna sul doping. Quattro mesi di squalifica per tutti i giocatori fermati all'anti doping: la Caf con una sentenza che scatenerà inevitabili polemiche ha ridotto la sanzione di tutti i ricorrenti a solo 4 mesi.
In pratica tutti i giocatori potranno tornare in campo immediatamente a parte lo juventino Edgar Davids che dovrà rimanere fermo fino al 17 settembre e salterà così ancora due giornate di campionato (e potrà sfidare in Champions League il Celtic il 18) e il difensore del Parma Stefano Torrisi che potrà nuovamente calcare i campi di gioco a partire dal 14 ottobre.
Nel dettaglio Davids ha visto scalare la sua squalifica da 5 a 4 mesi, Caccia del Piacenza si è visto ridurre da 8 a 4 mesi la sua squalifica, mentre il laziale Couto, il barese Gillet ed il piacentino Sacchetti si sono visti togliere 6 dei 10 mesi di stop ricevuti in primo grado.
Causa un vizio di forma, il giocatore del Como Davide Olivares, squalificato per 8 mesi per assunzione di cocaina, rimane fuori dai campi sino a tutto l'8 marzo 2002, in quanto ha presentato ricorso alla Caf ma senza firmarlo e non delegando il suo legale a rappresentarlo. La Commissione d'appello ha giudicato inammissibile il ricorso.
Mano leggera della Caf dunque come era già successo nel caso delle scommesse, dove tutti gli squalificati per il caso Atalanta-Pistoiese furono subito rimandati in campo, e parzialmente nel caso passaporti dove, a parte l'interista Recoba ed il milanista Dida, gli altri deferiti (vedi Veron e le stesse società) sono stati letteralmente graziati.
Per positività al nandrolone i perugini Bucchi e Monaco erano stati squalificati per 16 mesi, pena poi ridotta ad 8 mesi ma hanno comunque perso quasi interamente l'ultima stagione calcistica, come il pescarese Da Rold: decisamente meglio è andata ai loro colleghi Couto, Davids, Caccia e via dicendo...
...LA RISPOSTA DEL MISTER...
dal sito www.datasport.it 8 Settembre 2001
Zeman sulla sentenza doping: "Una presa in giro"
Il boemo non è soddisfatto dopo le squalifiche: "Se questa è la lotta al doping, meglio liberalizzarlo"
In che modo combattere il doping? “Sono necessarie sanzioni forti, squalifiche esemplari. Se uno imbroglia non deve piu´ partecipare al gioco”.
E’ senza appello il giudizio di Zdenek Zeman sugli esiti della vicenda nandrolone.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera l’ex allenatore di Roma, Lazio e Napoli ha dichiarato: “Se questa è la lotta al doping allora è meglio liberalizzarlo. Perchè così è una presa in giro”.
Il tecnico boemo inoltre si dice scettico sul fatto che i giocatori siano all’oscuro: “Se da una parte c’è qualcuno che li spinge, dall’altra sanno cosa prendono e perchè. Di certo il nandrolone non viene nè dalla carne di cinghiale ne´ dagli shampoo. Trovo grave che qualcuno si sia difeso i questo modo”.
La sua sensazione è che siano molti i calciatori che ricorrono a sostanze vietate infatti “le società controllano anche troppo con esami ogni settimana per verificare che non vengano superati i valori permessi. Se i controlli sono così frequenti, significa che qualche cosa non va”.
Anche la vicenda delle finte nazionalità italiane è un imbroglio, “ma truccare un passaporto - sottolinea Zeman - non fa male alla salute, anche se fuori dal calcio per molto meno si va in galera”.
da Il Mattino del 9 Settembre 2001
Il boemo: sul doping presi in giro
«Se questa è la lotta al doping allora è meglio liberalizzarlo. Perchè così è una presa in giro». Senza appello il giudizio di Zeman sugli esiti della vicenda nandrolone in una intervista ieri sul Corriere della Sera. Per combattere davvero il doping, afferma Zeman, «sono necessarie sanzioni forti, squalifiche esemplari. Se uno imbroglia non deve più partecipare al gioco». Il boemo s’è detto anche scettico sul fatto che i giocatori siano all'oscuro: «Se da una parte c'è qualcuno che li spinge, dall'altra sanno cosa prendono e perchè». Di certo il nandrolone non viene «nè dalla carne di cinghiale nè dagli shampoo. Trovo grave che qualcuno si sia difeso i questo modo».
da La Città di Salerno del 9 Settembre 2001
LA PROVOCAZIONE«Liberalizziamo tutti i farmaci...»
Ecco i passi più importanti dell'intervista rilasciata da Zeman al Corriere della Sera. Sentenza Caf. «... Se questa è la lotta al doping, allora è meglio liberalizzarlo. Perché così è una presa in giro. Per combatterlo davvero sono necessarie sanzioni forti, squalifiche esemplari. Per me se uno imbroglia, non deve più partecipare al gioco». Calciatori. «Non credo che i calciatori non sappiano niente. Se da una parte c'è qualcuno che li spinge, dall'altra sanno cosa prendono e perché. Il nandrolone? Di sicuro né dalla carne di cinghiale né dagli shampoo. Mi dispiace, e trovo grave, che qualcuno si sia difeso in questo modo: vogliono prenderci in giro, io spero che nessuno gli creda». Strane regole. «Purtroppo ho la sensazione che molti giocatori siano dopati. Credo che si sia sempre alla ricerca di qualsiasi cosa possa migliorare le prestazioni. Spero di sbagliarmi. I giocatori chiedono regole e limiti precisi, come per sapere fino a che punto possono arrivare. Finché non vengono toccati personalmente non si rendono conto dei pericoli. Se sta male un altro, non gliene importa niente». Nandrolone e passaporti. «Sono due imbrogli, ma truccare un passaporto non fa male alla salute. Anche se, fuori dal calcio, per molto meno si va in galera...». Bilanci. «Non capisco come abbiano potuto iscrivere società come la Fiorentina e trovo assurdo che si dica oggi che al Napoli servono 100 miliardi per finire la stagione».
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