09 Aprile 2001. Il 'Nandrolone'...questo sconosciuto...Ed ora voci vogliono non negativi anche Couto della Lazio e Gillet del Bari.
Doping ||
09/04/2001
Il "Nandrolone"...questo sconosciuto...Ed ora voci vogliono non negativi anche Couto della Lazio e Gillet del Bari.
da Il Messaggero 9 Aprile 2001
Il Coni ascolta Campana
A Coverciano i medici del calcio discutono sul nandrolone
ROMA - Doppio appuntamento, oggi, per quanto riguarda il doping al nandrolone (uno steroide anabolizzante) nel calcio. Alle 11 i medici delle società di serie A, B, C1 e C2 si riuniranno nel centro tecnico federale di Coverciano. Tema principale: l’analisi della situazione del calcio italiano e la valutazione dei problemi connessi alla normativa antidoping e alla tutela della salute dei calciatore. Parteciperanno alla riunione il presidente della Commissione scientifica antidoping del Coni, Frati, e il direttore del laboratorio antidoping del Coni all’Acquacetosa, Botrè.
Sempre stamattina il presidente dell’Aic (l’associazione italiana calciatori), Sergio Campana, sarà sentito al Foro Italico dal capo della procura antidoping del Coni, Giacomo Aiello, in merito alle sue dichiarazioni dei giorni scorsi sui calciatori positivi al nandrolone, tra i quali risultano «ufficialmente» i nomi di Bucchi e Monaco (Perugia) e Da Rold (Pescara), e «ufficiosamente» Gillet (Bari), Couto (Lazio) e due del Piacenza. Campana, aveva parlato di prove che non sarebbero certe, mettendo in dubbio che ai calciatori siano state date tutte le garanzie per provare la loro innocenza.
«Ho ascoltato i calciatori - aveva detto Campana - Temo che ci sia abuso di integratori che, combinati tra loro o altri farmaci, possono ricadere nel doping. Bisogna esser certi che le sostanze assunte siano illegali. Il nandrolone, in alcuni Paesi non è considerato doping». Il presidente dell’Aic, che alle 14 sarà in via Allegri per il vertice delle componenti federali, ha promosso l’organizzazione di una riunione sul tema, a cui dovrebbero partecipare medici sociali e rappresentanti della Figc, della Lega e dei calciatori.
Sulla vicenda, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, non lancia allarmi, ma neanche minimizza. «Su 5.000 esami - dice - sono emersi test di non negatività o positività in percentuale dello 0,4%. Non sono un medico, quindi non posso esprimere opinioni sul fenomeno».
Infine, il ministro Giovanna Melandri: «Italia e Francia sono gli unici Paesi con una legislazione sul doping: gli strumenti per combatterlo ci sono, e se ultimamente sono emersi casi di positività o non negatività vuol dire che si è lavorato bene».
|