2 Settembre 1999: La canzone dedicata al Mister da Antonello Venditti e l'intervista al cantautore.
Cronaca ||
02/09/1999
Non poteva mancare una canzone dedicata a lui.............e ci ha pensato proprio Antonello Venditti.
Riportiamo qui di seguito l'intervista ed il testo della canzone.......aspettando di poterla sentire direttamente dalla voce di questo grande cantautore.
da Il Messaggero di Giovedì 29 Luglio 1999
IL NUOVO ALBUM DI ANTONELLO
Venditti, canzone rock per Zdenek
"La merita, è un eroe solitario che cerca di combattere il potere"
di MARCO MOLENDINI
ROMA - "E’ l’omaggio a un eroe solitario, un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento e che manca un po’ a tutti". Antonello Venditti svela la sua nostalgia per Zdenek Zeman, da tifoso e da cantautore. Fra i nove pezzi del suo prossimo album, Goodbye Novecento, che uscirà il 24 settembre, uno è dedicato all’ex allenatore della Roma: La coscienza di Zeman, titolo giocato sul più noto dei libri di Italo Svevo (La coscienza di Zeno), testo stringato, venato di rammarichi ("Perché non cambi mai"), su un tempo incalzante: "Un ritmo che va all’attacco - spiega Antonello - e, trattandosi di Zeman, non potrebbe essere altrimenti. Lui è un rock, come Liedholm era un tango".
Per questo merita una canzone?
"Zeman è una figura che va oltre il calcio. È la metafora dell'uomo che trasgredisce le regole e viene bruciato dal potere perché ha provato a imporre un suo sistema basato sull’utopia che se giochi meglio, ti alleni di più, sei sportivo, paghi le tasse, allevi figli, è giusto che tu vinca. E invece non vinci, perché la realtà è più complicata".
Venditti, rimpiange Zeman anche da tifoso?
"Rimpiango la sua assenza dal mondo del calcio, rimpiango la sua onestà, la sua purezza, il suo sogno. In qualche modo mi ricorda i sogni dei radicali in fatto di diritti civili".
Però, a mandarlo via è stata la Roma.
"E immagino quanto il presidente Sensi sia stato combattuto. Però, il presidente ha cercato di fare una scelta per il bene della squadra considerando il fatto che Zeman era non organico a questo sistema".
Insomma, rimpiange Zeman, ma Capello le sta bene?
"Capello è un grandissimo, ha dimostrato la sua competenza. L’ho conosciuto quando era ancora al Real Madrid è mi è sembrata una persona di equilibrio, che conosce tutte le sfaccettature del calcio, sempre in grado di scegliere la soluzione migliore e quella di maggior praticità".
A differenza di Zeman.
"Lo dice la canzone: "Il sogno non si avvera quasi mai". Io spero che un giorno Zdnek ci riesca. Ma il fatto di non vincere lo rende ancora più eroico. Il popolo romanista lo ha amato, lo avrebbe seguito anche perdendo. Comunque non bisogna dimenticare che è un personaggio dalle grandi capacità, anche se ha la sua religione. E’ stato in grado di trarre il meglio da ogni persona come ha fatto con Totti, Di Francesco e Tommasi portandoli in nazionale".
Zeman ha già sentito la sua canzone?
"Si, ma la sua reazione è stata imperscrutabile, come sempre. Ogni tanto parliamo: lui è lì che mi spiega e a un certo punto tace. E io resto ad aspettare. In un mondo di gente che parla molto lui è l'esatto contrario"
Ma la canzone gli è piaciuta o no?
"Credo che sia rimasto contento e sono sicuro che avverte il sentimento forte che lo circonda. Eppoi, se uno sente il bisogno di scrivere una canzone su una persona, vuol dire che questa persona conta. Conta a tal punto che, secondo me, ci sta bene in un disco che si intitola Goodbye Novecento, perché è uno di quelli che rimarranno".
Questa è la sua quarta canzone calcistica, dopo "Roma, Roma", "Grazie Roma" e "Correndo correndo" sul terzino giallorosso Nela.
"Ma più che al calcio è dedicata a un cavaliere del nostro tempo, con meriti sportivi ma anche sociali, che crede nei valori giusti e per essi è pronto a spendere fino all'ultima goccia di energia. Un picconatore alla Cossiga e anche un po’ un Di Pietro".
Solo che il calcio, a differenza della politica, non si è fatto picconare.
"Spero che il mondo del calcio sia in grado di interrogarsi sui fatti che ha denunciato, non solo il doping ma anche la questione del doppio arbitro. E spero che Zdenek ora dedichi tempo a creare una struttura per l'informazione sportiva. Per saperne di più, per capire. E non restare a metà".
" Ritmo d’attacco
come lui: spero che
un giorno vinca.
Capello? Grande"
E’ una torrida sfida
ideologicamente proibita
agli schemi d’attacco
il palazzo risponde col tacco
Ma il tempo sta scadendo ormai
tieni palla dai... il pareggio mai...
[tu non lo firmerai...
Perché non cambi mai
il sogno è ancora intatto e tu lo sai
Perché non cambi mai
il sogno non si avvera quasi mai
No non è una partita
volgarmente si chiama corrida
c’è la testa del toro
e nessuno ti chiede perdono
La folla sta impazzendo ormai
all’attaco vai... in difesa mai...
[tu non ti fermerai...
Perché non cambi mai...
Perché non cambi mai...
|