Conferenza stampa di Zdenek Zeman di saluto e ringraziamento al Pescara e prime parole sul futuro
Cronaca ||
03/06/2012
Ultima conferenza stampa da allenatore del Pescara per Mister Zeman prima del Memorial Franco Mancini.
Domande sulla sua avventura pescarese e sul suo nuovo incarico da allenatore della Roma.
"Io sono quì per ringraziare tutti quelli che hanno collaborato, la Società che mi ha consentito di guidare la squadra, i magazzinieri, il mio staff, la mia addetta stampa che non è mia ma me la sono comprata. Tanta voglia di fare. Non posso dimenticare i tifosi. Quello che ho visto dal bus scoperto non lo posso dimenticare. Ringrazio tutta la gente di Pescara che è stata sempre vicina alla squadra, che ci ha aiutato, che ci ha creduto, che ci ha portato in serie A, dove spero che Pescara rimane a lungo tempo. E questi sono i ringraziamenti."
I motivi per cui non resta a Pescara?
"Io ho scelto un'altra squadra. Io con la Roma sono massimo d'accordo che guiderò la Roma. Motivazioni sono che io a Roma ho lavorato. Purtroppo non ho potuto fare quello che volevo fare. Ora mi è stata data l'opportunità di guidare una squadra importante con una storia importante e tanta gente che partecipa. Visto che non sono più ragazzino e che tra due o tre anni posso andare in una grande, penso che era l'ultima possibilità per me di guidare una squadra di livello e di ambizioni importanti."
Quando c'è stato il primo contatto?
"Non lo so non me lo ricordo. Io non me le scrivo queste date. Io so che ho parlato con Baldini siamo quasi d'accordo, siamo molto vicini e penso che non c'è niente che può cambiare"
Di solito Zeman firma contratti annuali. Questa volta può cambiare?
"Io vorrei fare sempre contratto annuale perchè non voglio pesare alla società se le cose non vanno bene ed avere possibilità di scelta."
Arriva nel momento giusto nella Capitale?
"Si può dire tutto e contrario di tutto. Io vi chiedo di fare domande su Pescara perchè io ho fatto Pescara e questa è la mia ultima conferenza stampa con il Pescara. Le altre cose si vedranno dopo."
E' un momento di risarcimento visto il suo 'esilio'?
"Certamente è stata annata migliore da tutti i punti di vista e in campo e fuori campo. I risultati sono importanti.5 ragazzi in nazionale Under 21 sono importanti. E' stato tutto bello. Mi auguro che Pescara mantiene a lungo la categoria."
Rispetto a 13 anni fa cosa è cambiato di Zeman?
"Io penso che sono abbastanza uguale, nel senso che sono inveccchiato, qualche capello è caduto. Come allenatore mi sento uguale ho la stessa voglia di fare, la stessa voglia di stare in campo. Finchè la salute tiene ci voglio provare."
Ha avuto assicurazioni dalla Roma per il mercato?
"Io della Roma parlerò dopo. attualmente sono ancora allenatore del Pescara."
Ci aveva detto una frase...'sto bene a Pescara, se qualcuno poi vuole farsi del male...quel qualcuno sono io'. Come spiega questa frase?
"Non ce la spiego, la lascio lì. Ci sono state tante interpretazioni che sono bellissime. Ognuno capisce la sua. Io l'ho buttata lì e sta lì, e ognuno se la legge. Era una di quelli a cui siete abituati."
In conferenza disse 'ora vi faccio vedere io se Zemanlandia è sparita'
"Ma io non l'ho fatta in tono minaccioso, io ci credevo che la squadra c'è e ci crede e continuerà a fare risultati."
13 anni fa lei andò via per motivi politici. Pensa che quei motivi politici potranno crearle problemi in futuro?
"Io mi auguro di no anche se sicuramente oggi calcio ha grosse difficoltà sul piano morale. Io spero che si risolvano tutte le cose al più presto per il meglio del calcio e per il meglio dello sport."
Verratti ed Insigne sono pronti per un salto di qualità importante?
"Sono ragazzi che hanno fatto un grande campionato. Io per come li conosco, magari Insigne da due anni, Verratti quest'anno, sono ragazzi che hanno delle qualità. Uno ha 20 anni, uno 21 hanno possibilità. Spero che si affermano nel calcio grande e che possono fare una grande carriera."
Il momento topico può essere forse Padova Pescara. Che cosa ha detto prima della gara nello spogliatoio?
"Io non ho fatto cose particolari, nemmeno i ragazzi. Era una partita difficile sulla carta e che bisognava farla facile sul campo. I ragazzi specialmente nel primo tempo hanno fatto grandissimo calcio ed abbiamo creato tantissime occasioni anche se si vinceva solo 1 a 0. Poi nel secondo tempo, anche con un po' di fortuna, perchè nel calcio non si fanno 6 gol ogni partita, siamo riusciti ad arrivare ad un grande risultato. Questa squadra da sempre dalla prima partita a Verona dove abbiamo anche tanto sofferto abbiamo dimostrato grande carattere e la voglia di fare risultato con tutti. E' normale che non sempre si può fare ma, non abbiamo mai avuto problemi ne' all'interno ne' all'esterno. Quindi non posso dire altro..."
Lei lascia il Pescara in serie A. Quanto è difficile l'eredità che lei lascia?
"Ma io spero che è facile, spero che il nucleo dei giocatori rimane e loro sanno e possono aiutare l'allenatore che viene come hanno aiutato a me ad esprimersi al meglio a lavorare, per la società, per la città, per i colori del Pescara. Io penso che al contrario di quello che si dice l'allenatore che viene dopo di me dovrebbe essere avvantaggiato."
Il suo addio ha spaccato la piazza. Qualcuno ha gridato anche al tradimento.
"A me dispiace che la prendono così, non è tradimento è continuità della mia professione. Avevo il contratto di un anno e alla fine del contratto penso che sono libero di fare. Poi io ripeto che Pescara mi rimane sempre nel cuore, non ho tradito e vorrei che la gente continua a venire a divertirsi al campo."
Forse doveva essere un po' più chiaro nelle ultime settimane..
"Ma parlando di cosa?"
Lei ha detto frasi ben precise
"Ma parlare di cosa? Se quella cosa non c'era di cosa dovevo parlare?"
Ma io non le sto facendo un rimprovero
"Io posso parlare di cose quando ci sono, quando non ci sono non posso parlarne"
Cercherà di togliere qualche gioiello al Pescara?
"Non credo...io vorrei che il Pescara va avanti al meglio. Poi se magari c'è qualcuno che non serve al Pescara e può servire a me non si sa... Però la vedo difficile"
Tra Nazionale e calcioscommesse. Si è fatto un'idea?
"Io non voglio parlare di queste cose. L'idea è brutta. Siamo in difficoltà tutti. Non ci bastavano i terremoti e la crisi economica, pure questi problemi nel calcio. Io speravo che si riusciva con i processi ad arrivare al punto di punire pesantemente quelli che hanno sbagliato e dare un esempio per i prossimi tempi. Purtroppo vedo che non succede nemmeno quello quindi...sono preoccupato che può continuare questa situazione".
Aveva parlato di progettualità e programmi per l'anno successivo con il Pescara?
"Noi ci siamo seduti ed abbiamo anche parlicchiato però poi è subentrata questa nuova situazione, quindi si è smesso."
La Roma?
"Si"
Chi pensa possa essere il miglior successore sulla panchina del Pescara? Si dice Ferrara
"Non lo so. Non ne voglio parlare. Io penso che in società decideranno al meglio. Sceglieranno l'uomo giusto."
Si parla di Ciro Ferrara che ultimamente ha parlato non benissimo di lei
"Non ti rispondo. E se vuoi un giudizio ti dico: non ti rispondo"
Durante la festa ha detto che davanti alla Roma avrebbe vacillato. Ha vacillato alla possibilità di lasciare il Pescara? Come si immagina il progetto biancoazzurro?
"Me lo immagino giovane e bello. Io penso che il direttore Delli Carri ha delle scelte da fare. I giocatori di cui si parlava sono tutti giocatori che possono portare ulteriore salto di qualità."
Dopo 13 anni ritrova Totti?
"Io ti posso dire che noi ci siamo visti qualche volta, non sono 13 anni che non lo vedo. Quindi non è questo e poi ripeto per me c'è ancora Pescara oggi."
Ci sono state altre squadre di serie A che l'hanno cercata?
"Ho avuto qualche contatto ma non direttamente con le società di diverse squadre"
Si dice che lei è bravo a scoprire talenti, meno a gestire campioni. Alla Roma chiederà giocatori già pronti?
"Ne parliamo la prossima settimana"
Cosa si porterà via dopo 11 mesi di Pescara?
"Io posso dire che mi porto tutto di Pescara. Ripeto. Come sono stato qua non sono mai stato da nessuna parte. Sia per quelli che sono stati vicini ed hanno collaborato sia per quelli che stavano fuori. Io non ho mai avuto nessun problema, nè dentro nè fuori dal campo. Io sono affezionato e spero che potrò vedere Pescara sempre così."
Spera di ripetere a Roma quello che ha fatto a Pescara?
"Magari. Io spero che riesco a ripetere quello che ho fatto qui."
A Pescara ha lasciato il segno, non solo dal punto di vista sportivo. E’ stato invitato dalle scuole, ha tenuto molti convegni e ha riportato le famiglie allo stadio. Pensa che questo aspetto possa ripetersi in un contesto più ampio e meno ‘provinciale’ come quello della capitale?
"Io me lo auguro e farò di tutto per cercare di fare quello che ho fatto qua, quello che ho fatto anche in altre piazze. Sono contento che il Pescara mi ha dato la possibilità e mi abbia seguito. Spero che continua, ma ci vuole anche l'aiuto vostro, dei giornalisti, per far crescere questa squadra, questa società"
Molti l'accusano di non avere cuore. Cosa si sente di rispondere a questi tifosi delusi da questo comportamento?
"Io so che dopo tanti anni ho pianto ed ho pianto tante volte quindi penso che qualcosa dentro ce l'ho."
Ha allenato la Lazio e poi la Roma. Dove nasce questo amore per la Roma e la Capitale?
"Sapete che da 18 anni vivo a Roma. Voi sapete che se esco da casa tanta gente mi dice 'Torna con noi' o laziali o romanisti, la situazione è così e spero che me lo diranno anche il prossimo anno"
Una sua valutazione sul campionato di serie A appena terminato?
"Io penso che oggi l'Italia soffre calcisticamente. Anche le squadre che hanno partecipato alle competizioni europee non sono riuscite a fare molta strada. Mancano le idee. I giocatori non sono più come una volta quando l'Italia si poteva permettere di portare i migliori giocatori del mondo, che ora vanno negli altri paesi. Nonostante tutto io penso che la qualità dei giocatori è grande, la mentalità forse delle squadre non è grande."
Avrebbe accettato un'offerta della Lazio? Il derby è una partita come le altre?
"Il discorso di Roma e Lazio...penso che oggi io preferisco la Roma per il progetto per come ha intenzione di continuare il calcio mentre non mi vedo nei progetti della Lazio."
Il derby? Lei una volta ha detto che è una partita come tutte le altre
"Io non l'ho detto una volta l'ho detto 100 volte. Ora lo dico centounesima. Derby è bellissimo per la gente per la passione per quello che succede prima e dopo. Sul campo è sempre una partita da tre punti"
Sulle dichiarazioni di Monti che vorrebbe fermare il calcio per 2-3 anni?
"Nel calcio c'erano periodi più brutti. In quel momento ero convinto che era meglio fermarsi almeno per un anno. Oggi non c'è bisogno"
Ha contato fino a 100 prima di dire addio al Pescara o si è fermato a 1 per dire si alla Roma?
"Ho contato più di 100"
Un anno fa un bagno di folla per il suo arrivo. Volevo ringraziarla a nome dell’USSI abruzzese per il lavoro fatto col Pescara e farle l’in bocca al lupo per la sua nuova esperienza.
"Vi ringrazio. Perchè ricordo la presentazione, ricordo tanta gente che cantava 'serie A' senza motivo perchè non c'erano presupposti in quel momento. Sono contento che l'abbiamo regalata a tanta gente"
|