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Notizie

Foggia - Andria 2-1: vittoria sofferta ma meritata

Cronaca || 17/10/2010

La prima volta non si scorda mai, recita un famoso detto popolare. In effetti, la prima vittoria del Foggia in casa di questo campionato è un mix di emozioni difficilmente dimenticabili. Sotto uno a zero per 83 minuti, la truppa di Zeman rimonta nel finale, portando a casa derby, punti e morale, il cocktail ideale per affrontare la prossima partita a Roma in casa dell´Atletico capolista.

Zeman manda in campo grosso modo la formazione che ha strapazzato il Sorrento in Coppa, con la missione chiara di sfatare il tabù vittorie allo Zaccheria.
Il Foggia parte bene, spaventa subito Spadavecchia con Insigne ma il numero andriese è attento e sventa la minaccia. I primi minuti rispettano il copione pre-gara: i rossoneri pressano costantemente il portatore di palla avversario, mentre l´Andria è rintanata nella sua metà campo alla ricerca del contropiede letale. Al 15´ Sau manca di poco la zampata vincente su cross deviato di Karim Laribi. Poco dopo, però, tegola per i rossoneri: Insigne accusa un dolore alla caviglia, la "zanzara atomica" non ce la fa e deve lasciare il posto a Cortese tra gli applausi consolatori dello Zaccheria. La squadra di Papagni fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi foggiani con un velenoso tiro-cross di Arcidiacono, mentre poco dopo lo Zaccheria grida al rigore per un presunto fallo su Sau.
I satanelli pungono soprattutto sulle fasce, Regini e Candrina riescono spesso ad andare al cross ma gli attaccanti foggiani mancano l´appuntamento con il gol. Alla mezz´ora prova Agodirin a rompere gli equilibri con un colpo di testa su cross di Sau, ma Spadavecchia dimentica le polemiche della settimana e si supera mandando in corner. Il Foggia ci prova anche dalla distanza con Burrai, ma il muro andriese regge. Prima della fine del primo tempo c´è ancora spazio per le emozioni: le regala Laribi che mette la freccia sulla sinistra e crossa per Cortese che viene anticipato di un soffio a un passo da Spadavecchia, che poco dopo chiude la saracinesca su tiro da fuori di Kone.
L´Andria prova ad affacciarsi dalle parti di Santarelli, ma il portiere rossonero non deve quasi mai sporcarsi i guanti. Già, quasi. Perché quando sembra che la prima frazione sia incanalata sullo zero a zero, accade quello che non ti aspetti: l´Andria guadagna un calcio d´angolo, sugli sviluppi Ceppitelli trova lo spunto giusto e di testa anticipa Santarelli in uscita: l´uno a zero Andria è sancito, come il gelo dello Zaccheria.

Il primo acuto della ripresa è di marca rossonera con Marco Sau che prova dalla distanza ad impensierire Spadavecchia. Zeman alza il baricentro e il Foggia staziona costantemente nella metà campo andriese. Lo Zaccheria spinge i suoi, cerca di dare una mano a scardinare il muro degli ospiti che però chiudono bene le scorribande di Laribi e compagni.
Il tecnico boemo cerca di dare più geometrie alle manovre rossonere e toglie Kone per inserire il polacco Salamon che va a dare una mano a Burrai in cabina di regia. La mossa non è sbagliata, Il Foggia ha più punti di riferimento in mezzo al campo ma Spadavecchia oggi sembra insuperabile: al 65´ si supera di piede sul tocco ravvicinato di Sau. L´ex-attaccante del Cagliari è il più attivo in avanti, si muove bene su tutto il fronte dell´attacco, ma di fronte trova una difesa ben organizzata. Il Foggia fa incetta di calci d´angolo e l´area andriese è ormai costantemente presidiata dagli attaccanti zemaniani. La gara si accende, d´altronde si gioca un derby e si vede. Spadavecchia ha il suo bel da fare in area per risolvere le mischie che si innescano davanti a sé. L´Andria prova a sfruttare le praterie che si aprono inevitabilmente su contropiede e all´85´ Lacarra – da poco subentrato al posto di Nulicek - ha sulla testa la palla del ko ma Santarelli è miracoloso e di mano tiene ancora a galla il Foggia.
Gli schemi ormai saltano, il Foggia si spinge in avanti con la forza della disperazione, e nel finale è Sau a reclamare il rigore: l´attaccante va giù in area, il contatto sembra esserci, ma per l´arbitro è simulazione e lo Zaccheria s´infuria. Gli sforzi dei foggiani vengono premiati alla fine, quando nessuno più ci credeva: all´88´ Agodirin va via di forza in area, tocco per Sau che spinge la palla in rete a un passo dal portiere: 1-1 e Zaccheria impazzito di gioia. Gli ultimi minuti sono una bolgia, il pubblico crede al colpaccio e al 93´ accade l´impensabile: punizione dal limite di Burrai, Iozzia svetta più in alto di tutti e di testa, con tanta rabbia, scarica in rete la sfera regalando il vantaggio e la vittoria al Foggia.
Finisce così in festa, in una gara che non ha lesinato nessuna emozione ai tifosi foggiani.
La squadra di Zeman si avvicina così ai quartieri alti della classifica, in attesa dello scontro diretto contro l´Atletico di domenica prossima. Si andrà a Roma dopo l´incredibile vittoria di oggi: d´altronde, la prima volta non si scorda mai.


Il tabellino FOGGIA-ANDRIA 2-1

U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Candrina, Iozzia, Rigione, Regini; Kone (64´ Salamon), Burrai, Laribi; Agodirin, Sau, Insigne (17´ Cortese). A disp. Ivanov, Tomi, Torta, Agostinone, Palermo. All. Zdenek Zeman

A.S. ANDRIA BAT (4-4-2): Spadavecchia; Fazio, Thackray, Sibilano, Ceppitelli; Arcidiacono, Paolucci, Berretti, Carretta (78´ Doumbia); Nulicek (70´ Lacarra), Chiaretti. A disp. Locatelli, Di Simone, Evangelisti, Pierotti, Carminati. All. Aldo Papagni

ARBITRO: Emanuel Tidona di Torino (Croce-Mosca)

MARCATORI: 45´ Ceppitelli (A), 88´ Sau (F), 90´ Iozzia (F)

AMMONITI: Ceppitelli (A), Berretti (A), Sau (F)

NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori e incasso non comunicati. Angoli 11-3. Recupero 2´ pt; 4´ st.

 

fonte: usfoggia.it