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Notizie

22 Luglio 2000: Festa di presentazione del Napoli a Brusson....la descrizione fatta dal quotidiano 'Il Mattino' di Lunedì 24 Luglio.

Cronaca || 22/07/2000

Sabato 22 Luglio si è svolta la festa di presentazione del Napoli a Brusson, ove ha luogo il ritiro della squadra, organizzata dal comune della località Valdostana e dall'azienda turistica del Monte Rosa con la collaborazione di Radio Tour. Tra balli, musica e divertimento si è conclusa così la prima parte del ritiro montano, per domenica il triangolare e da lunedì si ricomicia con la consueta serietà!

da Il Mattino di Lunedì 24 Luglio 2000

FESTA A BRUSSON
La batteria di De Piscopo fa ballare anche Zeman


DALL'INVIATO A BRUSSON
Nella piccola piazza di Brusson c’è un migliaio di persone ad ascoltare l'esibizione di Tullio De Piscopo. Affascinati dai suoi ritmi, dalla sua effervescenza di uomo e di artista, un po' tutti. Da Ferlaino e Zeman, agli azzurri, sino agli abitanti della Valle che a lungo applaudono il re delle percussioni.
Alla festa di presentazione del Napoli, Tullio è travolgente. Dal momento che Gianfranco Lucariello di Radio Tour gli cede il microfono, è un crescendo di suoni, di musica, di battute, un crescendo che coinvolge sinanche Ferlaino e Zeman. Ferlaino canta e si lascia andare: suggerisce a De Piscopo di far accennare uno spogliarello a Carmando (altro stupendo protagonista della serata). Zeman, dopo qualche momento di riflessione e di perplessità, perde tutte le... difese immunitarie. Si scioglie e si scalda: applaude un magnifico Magoni che ha preso il posto di De Piscopo alla batteria, balla quando Tullio parte con «Andamento lento». «Mister, un andamento che non dovrà essere quello del Napoli, però...»: grande, grandissimo Tullio. Dopo un paio di pezzi come «'A cozzeca», come «Qui gatta ci cova», De Piscopo chiama Carmando a dirigere l'«orchestra-Napoli». Sasà parte con «Arapate fenesta, famme affaccià a Maria...» e la squadra a fare il coro. Sorride con gusto Ferlaino. È felice per questa serata di felicità dopo il ritorno in A. Zeman, inizialmente, appare stupito. Vede ritornare il sorriso sui volti dei suoi ragazzi che fanno fatica sinanche a scendere le scale dopo la sua «cura». Si canta, si balla. Sul palco si sventolano le bandiere azzurre. De Piscopo coinvolge anche il pubblico: i pochi napoletani, i tanti valdostani. Tutti cantano «Andamento lento». Due volte, tre volte. Si festeggiano i 23 anni di Stellone. I fans azzurri chiedono a Zeman: «Portaci in Europa». Ferlaino si sbilancia: «Siamo in 18 in A. Tutti vogliamo vincere!». Napoli che punta allo scudetto? No, è solo l'euforia del momento che fa sbilanciare l'ingegnere. Zeman è cauto: «Spero di non vedere Napoli e poi... morire». Si torna a cantare, a ballare. Tullio dedica «'O sarracino» a Zdenek. Fresi e Bigica fanno un coretto a parte. Alle ventidue, la festa finisce per il Napoli. Tutti a nanna. Il giorno dopo, ieri, ci sono Parma e Inter da affrontare. De Piscopo è raggiante: «Sono contento perché ho fatto ballare Zeman. Questo allenatore ci darà grandi soddisfazioni». Gli azzurri vanno via mentre Tullio e il pubblico intonano il coro mondiale del 1982: alè, oh oh! «Mi piace questa gente. Sono arrivato e ho trovato bandiere del Napoli ai balconi di Brusson. Mi è parso d'essere a Forcella». Finita la festa, c'è il ritorno in A da onorare. Sul campo. Spetterà a Zeman ed ai suoi farlo. Tullio sarà in curva B per la prima di campionato. Ha già pronti dieci tamburi nuovi e quattro piatti per i suoi amici ultrà.