Intervista a Zeman su 'L’espresso'
Cronaca ||
25/11/2008
L'intervista
La telefonata
Anche Zeman dice Inter
«Juve? Le manca... Moggi»
«La Vecchia Signora è più umana e più simpatica ma credo che per lo scudetto non ci sia storia»
Cercasi Zeman disperatamente. Già, ma soltanto all’estero. In Italia l’allenatore ceko è out. Zednek lo sa bene, è fuorigioco per quel vizio di dire sempre ciò che pensa, anche a rischio di restare disoccupato. Zeman vive a Roma, collina Fleming, prestigioso quartiere nella zona sportiva dell’Acquacetosa, vicino allo stadio Olimpico. “Ma allo stadio non vado più da tempo, preferisco la televisione, seguo tutti i campionati, preferisco quello inglese, più divertente e spettacolare”.
Zeman, le piace Mourinho?
“Moltissimo. Chiarisce con coraggio le sue idee, le difende infischiandosene delle critiche, sa bene che alle spalle ha una società potente, un presidente ricco e tifoso, disposto a soddisfare ogni sua richiesta”.
L’Inter vincerà lo scudetto?
“Senza eccessivi problemi. Il Milan è prevedibile, si affida alle singole giocate dei suoi campioni più che a un gioco di squadra organizzato e vincente. Il possesso palla va bene a patto che sia accompagnato da accelerazioni, da schemi studiati, imparati a memoria”.
Se la sente di dare un giudizio sul nuovo corso della Juventus?
“Perché no? Oggi la Juventus è meno antipatica, più umana, non ha vantaggi come una volta, va in campo partendo alla pari con l’avversaria, senza quei favori arbitrali venuti fuori con chiarezza nell’inchiesta su Calciopoli”.
Lei allenerebbe la Juventus?
“Siamo al fantacalcio, sa bene che non mi chiamerebbero mai perché sono considerato un nemico da cancellare. E in un certo senso ci sono riusciti: sono tagliato fuori, emarginato, non faccio parte dei giri che contano. Io ho attaccato i vertici del sistema-calcio, e guarda caso al vertice anche oggi ci sono le stesse persone. Che non perdoneranno mai la mia sincerità e la mia onestà intellettuale”.
Cosa manca alla Juventus per competere con le milanesi?
“Un regista bravo e infallibile come l’ex direttore generale...”.
Lei ha lanciato in serie A Francesco Totti, c’è un giocatore che gli assomiglia?
“No, Totti è unico. Soltanto Doni dell’Atalanta ha caratteristiche e carisma come Totti. Tra i giovani non vedo all’orizzonte un altro campione come lui”.
Un commento sincero sul Cagliari?
“Guardi che io sono sempre sincero. Il Cagliari ha un allenatore giovane, preparato e offensivista. Se rimarrà fedele a questi sani principi, si salverà alla grande regalando spettacolo ai tifosi sardi”.
di Costanzo Spineo da L'espresso del 25 novembre 2008.
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