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Intervista a Mister Zeman di Maura Peripoli, sul quotidiano 'La provincia'Cronaca || 26/09/2008
ZDENEK ZEMAN A TUTTO CAMPO CI RACCONTA CHE: A volte ritornano scrivemmo qualche anno fa per introdurre l’esperienza non felice di Zeman con la squadra turca del Fenerbahçe. In quella occasione il mister aveva dato le dimissioni, lasciando una squadra 4ª in classifica con queste parole “ non sono riuscito a spiegarmi e quindi vado via”. Ecco oggi, rispetto all’esperienza di Belgrado, si ripete il solito problema: la difficoltà di poter lavorare secondo i propri principi. Ma quali sono questi principi tanto difficili da mettere in pratica che mister Zeman va ripetendo da anni?“Lo sport è fatto di allenamenti e sacrificio” Concetto difficile da accettare in un momento come questo in cui il calcio, sia per i fatti legati al doping, sia per la violenza dentro e fuori gli stadi, sia per gli errori arbitrali (giusti o presunti) sembra aver perso quel significato di spontaneità e sacrificio, che dovrebbe essere insito in ogni disciplina sportiva. Il calcio di una volta non esiste più, sembra voler dire Zdenek Zeman e per questo forse è ritornato a Roma, nella sua città, dove attualmente si dedica con passione al golf, lo sport che da qualche anno gli sta regalando emozioni e divertimento. Noi lo abbiamo incontrato per capire meglio i motivi della fine contratto con la Stella Rossa di Belgrado e per scambiare con lui alcune simpatiche battute:
Mister, ci racconta per quale motivo è finita l’esperienza a Belgrado e quali sono le difficoltà di allenare una squadra come quella serba?
Perché gli allenamenti erano pesanti o perché non sono abituati alla disciplina?
La rosa della squadra era competitiva?
Quindi loro non hanno investito soldi…
Il calcio italiano è cambiato dopo l’uscita di scena di Moggi?
In Italia si giocano tante partite e alla fine ci sono tanti giocatori in condizioni fisiche non buone che devono garantire anche la loro presenza in nazionale..
Quindi chi si risparmia per la nazionale fa bene?
Ma ci sono anche le Coppe per club…
E quindi perché non vanno in nazionale?
La Roma non sta andando bene quest’anno...
Spalletti ha creato una macchina perfetta che si è rotta?
Totti quanto è ancora utile ancora Roma?
Ma la Lazio, visto che è ai vertici della classifica, è da scudetto?
Il giocatore Stefano Borgonovo, che si è ammalato di Sla, ha una patologia che si potrebbe accomunare al calcio per il tipo di vita, lo stress degli allenamenti o qualcos’altro?
Inter e Iuve se la batteranno per lo scudetto? Sono in testa...
Perché gli stadi sono vuoti?
Gli allenamenti doppi nella giornata, con tante ore dedicate, sono garanzia di spettacolo?
Quando in una squadra ci sono tanti infortunati, come si fa ad allenare? Se non c’è la possibilità di sostituire, che si fa? L’intervista è stata realizzata grazie al gentile contributo di mister Zeman e da tutto ciò che ne è scaturito ci è rimasto comunque un dubbio che giriamo ai lettori: E’ mister Zeman a vivere fuori dal mondo o è il mondo del calcio a vivere fuori da ogni logica? Maura Peripoli da La provincia del 26 settembre 2008. |