'Totti (goleador per caso) è il più completo '
Cronaca ||
02/03/2007
Rubrica "Senza schemi"
di Zdenek Zeman
Articolo pubblicato su "La Gazzetta dello Sport" del 2 Marzo 2007
L’ennesima dimostrazione di bravura di Francesco Totti, capocannoniere del campionato e miglior realizzatore tra i calciatori in attività, mi spinge ad analizzare la figura di questo campione, amato da alcuni e discusso da altri. Centravanti e cannoniere per caso: il ruolo disegnato per lui, fino a pochissimo tempo fa, a ragion veduta non era mai stato quello di prima punta.
L’evoluzione della sua carriera è paragonabile ad un altro dei campioni che ho avuto modo di allenare, ovvero Beppe Signori. Entrambi, ad inizio carriera, erano abituati e convinti di voler partire da lontano, partecipando maggiormente al gioco ma finalizzando in quantità minore. Con il passare del tempo, la voglia di far gol ha preso il sopravvento, e sia Totti che Signori si sono sentiti più appagati e valorizzati grazie alle numerose reti messe a segno.
La grande svolta nella vita calcistica di Totti è stata, suo malgrado, segnata dal grave infortunio che tuttora ne condiziona la piena efficienza. Dovendo forzatamente essere meno mobile, giocare nei pressi della porta avversaria ha ovviamente diminuito il suo dispendio di energie. I numeri sono assolutamente dalla parte di Totti, che anche partendo da una condizione negativa è riuscito a sfoderare nuovi tipi di risorse: è scesa la quantità di dribbling cercati, ma la sua vena realizzativa si è moltiplicata, e la capacità di fornire assist è rimasta intatta.
Sebbene il gol sia la discriminante che conferisce massima popolarità e risalto ai calciatori che agiscono in zona offensiva, la differenza più palese tra Totti e gli altri calciatori è di altro genere. La marcia in più deriva dalla sua capacità di leggere le situazioni in campo, di vedere e capire il gioco un attimo prima degli altri e con lucidità unica. Se a ciò si aggiunge il fatto che è in grado di dettare i tempi giusti, sia per i propri inserimenti che per quelli dei compagni, è semplice capire il motivo per cui Totti potrebbe e dovrebbe essere considerato il calciatore più completo del calcio di oggi.
Oggi Totti può essere definito un centravanti atipico, ma in realtà credo che in campo sarebbe in grado di ricoprire più ruoli senza perdere nulla in termini di classe ed efficacia. E’ il destino di coloro che possono essere ritenuti “giocatori veri”, ovvero gente come Del Piero, Mancini e Baggio, che hanno basato i loro successi sulla commistione tra la loro versatilità e la grande classe.
Il ruolo di Totti, nella Roma, è di importanza e singolarità non riscontrabili in nessun altro calciatore. Una delle poche “bandiere” rimaste, non solo per l’attaccamento alla squadra ed alla città in cui è nato, ma per la qualità che mette in ogni gara al servizio degli altri. Non è esagerato considerare che, in tutte le partite, Totti permetta alla Roma di partire con un gol di vantaggio sugli avversari: è molto faticoso riuscire a trovare una serie di partite in cui non segna e non fa segnare i propri compagni.
Avendo scelto di legare la propria immagine alla Roma, Totti ha pagato in termini di fama gli scarsi risultati ottenuti dai giallorossi in ambito europeo. Ogni anno, al momento di eleggere il Pallone d’Oro ed il Fifa World Player, nella lista dei papabili ed addirittura tra i vincenti figurano nomi di calciatori nemmeno lontanamente avvicinabili al suo talento. A ciò non ha oltretutto giovato il fatto che, in campo, sul piano comportamentale, non sempre sia stato all’altezza del suo spessore di calciatore e di persona.
La partita di ritorno a Lione potrebbe essere, per Totti, un’importante vetrina internazionale. Ma, in particolar modo, mi auguro che i prossimi impegni della nazionale gli daranno la possibilità di far gioire non solo i tifosi della Roma, ma di tutta Italia.
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