'Fenomeno Inter, ma può perdere' di Zdenek Zeman
Cronaca ||
14/02/2007
Rubrica "Senza schemi"
di Zdenek Zeman
Articolo pubblicato su "La Gazzetta dello Sport" del 14 Febbraio 2007
Lo scudetto, pur mancando tantissime gare alla fine del campionato, sembra essere stato assegnato all’Inter: diciannove vittorie e tre pareggi rappresentano un bottino incontrastabile, che non lascia alcun dubbio sulla netta superiorità nerazzurra.
Pur essendo sempre stata una squadra infarcita di grandi giocatori, gli ultimi anni interisti sono sempre stati caratterizzati da un’atavica discontinuità; sfruttando in parte anche un aiuto derivato dalle vicissitudini del calcio nostrano, che hanno di fatto eliminato alcune delle più agguerrite concorrenti al titolo, l’Inter ha raggiunto una continuità insolita. Dopo aver stentato ad inizio stagione, il gruppo ha trovato la quadratura del cerchio, anche a dispetto del fatto che l’anno post-mondiali è di norma fatidico alle compagini ricche di calciatori che non hanno potuto partecipare alla preparazione estiva.
Alcuni acquisti indovinati, come Vieira, Ibrahimovic e Maicon, insieme allo sviluppo e all’acquisizione di un’identità di squadra, hanno conferito all’Inter una forza ed una compattezza alle quali è difficile trovare opposizione.
Altro elemento significativo, e facilmente visibile in ogni prova dell’Inter, è la partecipazione collettiva al gioco: il fatto che anche campioni del calibro di Adriano e Ibrahimovic si sacrifichino e corrano dietro agli avversari in fase difensiva, è un chiaro segnale di piena maturità.
Una nota stonata, se proprio bisogna cercare il pelo nell’uovo, è rappresentata dalla scarna presenza di calciatori italiani nella rosa interista: da campioni del mondo in carica, forse sarebbe lecito aspettarsi qualche nostro giocatore in più nella squadra che meglio di tutte sta rappresentando il nostro calcio.
La proiezione attuale porterebbe a pensare che l’Inter possa restare eternamente imbattuta e addirittura superare i cento punti in classifica a fine anno. Anche se nella vita, ed a maggior ragione nel calcio, tutto è possibile, resto convinto che nessuna squadra al mondo sia invincibile. La stagione calcistica sta entrando nel vivo, e tre competizioni non sono facilmente gestibili a livello psicologico. Credo che la squadra di Mancini, in linea teorica, dovrebbe cavarsela meglio nelle sfide importanti, in cui è facile dare il meglio di sé e la maggior caratura complessiva dovrebbe avere il sopravvento. Qualche problema, invece, potrebbe verificarsi nelle sfide contro avversari più deboli in cui, visti gli impegni infrasettimanali di Champions, non sono da escludere cali di tensione e distrazioni che, almeno per una volta, potranno regalare l’illusione che il campionato non parta già con tre punti in classifica già assegnati prima di scendere in campo.
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