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Notizie

Conferenza stampa del Mister prima dell'Albinoleffe

Cronaca || 18/12/2006

Consueta conferenza stampa pre gara per Zdenek Zeman alla fine della rifinitura e della comunicazione della lista dei convocati. Restano a casa Valdes, Cozzolino, Mihoubi e Schiavi: partono in 19: "Sì, si parte in 19. E' normale che nel corso di un campionato per alcuni ci siano degli stop. Certo, per un allenatore l'ideale sarebbe avere a disposizione sempre tutti, ma questo non è possibile". A Zeman si chiede cosa pensi dell'annuncio da parte del Presidente che si intende tornare sul mercato: "Non c'è nulla di strano - commenta - A gennaio chi può si rinforza. Se ci sono giocatori che possono fare meglio di chi oggi è in campo, ben venga questa opportunità". Questa affermazione non impedisce al Boemo di fare apprezzamenti positivi sul gruppo che attualmente ha a disposizione: "Continuo a dire che questa squadra, nell'ottica del 'si può sempre crescere e migliorare', ha delle qualità. Purtroppo sono i fatti che non ci danno ragione, ma io continuo ad essere convinto del valore di questi giocatori che, secondo me, potrebbero fare un campionato competitivo". Le assenze dei quattro non convocati costringeranno Zeman a qualche revisione nel reparto avanzato: "Vedremo, ho diverse soluzioni a disposizione. Lo si valuterà meglio domani". A proposito degli avversari il tecnico di Praga dice: "E' una squadra quadrata, che ha la sua forza nel collettivo anche se non mancano elementi interessanti. Il fatto che mettano in campo un 4-4-1-1 dice che hanno un equilibrio che tende più alla difesa che all'attacco. E' una squadra che sta facendo bene in questa parte di campionato". Infine una battuta sul silenzio stampa e sugli umori nello spogliatoio dopo la sconfitta nel derby e il deprecabile episodio che ha coinvolto Giacomazzi, vittima di una aggressione ieri a fine allenamento: " Dopo un derby perso è scontato ci sia aria pesante. Non mi piace che ci sia gente che si comporta così come hanno fatto con Giacomazzi. Non sono elementi che considero tifosi, voglio sottolinearlo. Questo è purtroppo uno dei tanti problemi del calcio italiano: non sempre resta un gioco, uno sport in cui si può vincere o perdere, nel quale è lecito contestare ma nei modi della civiltà e non certo della violenza. Sono state fatte delle leggi ma purtroppo la loro efficacia ancora è relativa".