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Notizie

13 Giugno 1999: L'articolo di Vincenzo Cerami

Cronaca || 13/06/1999

"CAPELLO ALLENATORE DI PALAZZO"

Abbiamo voluto inserire questo articolo a nostro avviso illuminante.



da La Repubblica di domenica 13 giugno 1999

di VINCENZO CERAMI
AHI, ahi! I tifosi della Roma e della Lazio hanno ricominciato a non capirci più niente. E guai a seguire la guida dei giornalisti sportivi della città: le viperelle stanno ancora decidendo dov'è più utile schierarsi e non vedono(e mai vedranno) la realtà dei fatti, sempre fuorviante rispetto agli interessi di parte. Ma questo si sa. Oggi i tifosi, sia di questa che di quell'altra curva, si sentono dire tutto e il contrario di tutto.

Sensi, il boss della Roma, non s'è fatto scrupolo ad umiliare se stesso (e anche Capello) dichiarando che il nuovo allenatore della sua squadra è molto gradito al Palazzo. Implicitamente egli ha fatto intendere di aver cacciato Zeman perchè persona troppo onesta e di aver preso Capello perchè persona onesta ma non troppo. Il povero Capello, giunto nella più scassata città calcistica d'Italia, ha dovuto subito promettere lo scudetto (forse questa sua pubblica dichiarazione era prevista nel contratto). Fatto sta che da oggi in poi dovrà convincere con somma delicatezza i romanisti di aver pronunciato quella frase in un irrazionale slancio di entusiasmo. L'impressione è che la Roma compra e vende ma resta sempre lì. Gli altri corrono di più. Ma i giornalisti e il Presidente dicono che Capello (al contrario di Zeman) è un vincente.

Col Milan, col Real Madrid è un vincente, così come Trapattoni è vincente con la Juve o con il Bayern. Ma se vanno a Cagliari o a Firenze finiscono d'essere vincenti e finiscono anche di essere graditi al Palazzo. Se Capello era così vincente, perchè il Milan non se l'è tenuto? Non esistono allenatori vincenti. Esistono società vincenti.

E a proposito, ecco il cruccio dei laziali. Ma come - dicono - abbiamo Vieri e ce lo vendiamo? Non solo: lo vendiamo proprio all'Inter, cioè alla concorrenza diretta? Le leggi del mercato e della Borsa sono più forti di quelle dello sport. Zeman lo disse all'epoca, come disse attenzione alle farmacie. Ma è stato cacciato via. Dal Presidente e dalle vipere è stato cacciato via il più vincente degli allenatori, vinceva anche con una squadra senza panchina e con sei o sette mezze calzette in campo. La domanda metafisica è sempre la stessa: "Che ce piove a Roma?". "Ce fanno certi goccioloni!".