18 Ottobre 2003: Campionato: Avellino 2 / Ascoli 2
Cronaca ||
18/10/2003
CAMPIONATO: AVELLINO 2 / ASCOLI 2
AVELLINO (4-3-3): Cecere, Maietta, Moretti, Contini, Puleo, De Simone, Sardo, Tisci, Millesi, Kutuzov, Capparella. (12 Anania, 8 Cinelli, 11 Vianello, 19 Carnevali, 20 Morfù, 23 Stroppa, 24 Sardo).
Allenatore: Zeman.
ASCOLI (4-4-2): Micillo, De Martis, Brevi, Ferri, Zoppetti, La Vista, Caracciolo, Fontana ( 37’ st Vicari), Di Venanzio, Pià (15’ st Sosa), Bonfiglio (35’ st Martinelli). (12 Coppola,16 Antonelli, 55 Cristiano, 79 Mastronunzio).
Allenatore: Dominissini.
ARBITRO: Carlucci di Molfetta.
RETI: nel pt 35’ Bonfiglio; nel st 37’ Sosa, 43’ Maietta, 48’ Capparella.
ANGOLI: 8-2 per l’Avellino
RECUPERO: 1’ e 4’
AMMONITI: Caracciolo per gioco scorretto, Bonfiglio per proteste.
SPETTATORI: 7 mila circa.
Finisce 2 a 2 una partita che non doveva essere portata a termine. Sotto un diluvio impressionante l'Avellino parte bene, chiude i bianconeri nella loro metà campo, ma subisce il vantaggio dei marchigiani.
Barcolla la squadra di Mister Zeman ed è veramente difficile rimettere sui binari giusti una partita su un campo simile ad una risaia. Quando l'Ascoli raddoppia sembrerebbe tutto finito ma, l'Avellino è una squadra che ha carattere e negli ultimi minuti raddrizza l'incontro, raccogliendo un punto più che meritato ed un'iniezione di fiducia per il futuro.
Ecco cosa dicono i giornali:
(ANSA) - AVELLINO, 18 OTT.
GRANDE PROVA DI CARATTERE DEI BIANCOVERDI CHE RECUPERO DUE RETI
Sotto il diluvio, l’Avellino conquista molto più di un punto contro l’Ascoli: il rocambolesco pareggio giunto nei minuti di recupero su un terreno di gioco ormai ridotto ad un pantano impraticabile, non soltanto interrompe la striscia di sei sconfitte consecutive ma fa emergere dalle pozzanghere del Partenio una squadra viva, ostinata, che lotta.
I ’fantasmì della crisi irreversibile, che in settimana avevano spinto i tifosi a contestare sia Pasquale Casillo che Zdneck Zeman, non sono esorcizzati del tutto, (restano più o meno immutati gli interrogativi che riguardano il reparto avanzato), ma il carattere sfoderato dalla squadra, sotto di due reti a sei minuti dalla fine del tempo regolamentare, può essere un buon viatico per le 36 partite ancora da disputare.
L’Avellino è sceso in campo con piglio subito combattivo, al quale De Simone, che Zeman sinora aveva tenuto in tribuna e Sardo, spostato a centrocampo, danno ordine e capacità di penetrazione. Ma ad andare in vantaggio, dopo le conclusioni pericolose, nell’ordine, di Kutuzov, Millesi e due volte Moretti, è l’Ascoli che al 35’ con Bonfiglio approfitta di un errore di un De Simone fino allora impeccabile, scatta sulla tre quarti e dopo aver saltato Cecere mette in rete, tra le proteste degli irpini che reclamano la sospetta posizione di fuori gioco dell’attaccante.
L’Ascoli si limita a controllare la partita con un buon filtro a centrocampo, con Pià e Bonfiglio che agiscono senza pungere in contropiede. Nel secondo tempo, sotto una pioggia torrenziale, l’Avellino mette sotto assedio la porta di Micillo e potrebbe meritatamente pareggiare, dopo appena quattro minuti, con Capparella. Gol sfiorato anche da Tisci, Sardo, Moretti e Kutuzov. Arriva invece il raddoppio dell’Ascoli che al 37’ con Sosa, due minuti prima subentrato a Pià, si impossessa della sfera impantanatisi a metà campo e supera Cecere, che aveva lasciato la porta, con un calibratissimo pallonetto.
Quando mancano sei minuti al novantesimo, l’arbitro Carlucci ferma la partita: per alcuni minuti verifica il rimbalzo del pallone su un campo diventato ormai un acquitrino, (decisione comunque tardiva), ma decide di far riprendere la partita.
L’Avellino si riversa nell’area ascolana e sugli sviluppi dell’ennesima furibonda mischia, accorcia con Maietta che fa carambolare in rete la sfera che, difesa da Puleo, riesce a superare la linea di porta. In pieno recupero, il meritato gol del pareggio: ancora un batti e ribatti in area fino a che Capparella non assesta il colpo del meritato pareggio.
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