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14 Gennaio 2002: Campionato: Sampdoria 2 / Salernitana 1

Cronaca || 14/01/2002

CAMPIONATO: SAMPDORIA 2 / SALERNITANA 1

SAMPDORIA: Mondini, Sakic (22' 2tp. Zivkovic), Conte, Grandoni, Sanna, Vasari, Cucciari, Bernini (33' 2tp. Marcolin), Esposito, Flachi (29’ 2tp. Lombardo), Luiso (22). A disposizione: Casazza, Tricarico, Stendardo, Iacopino.
Allenatore: G. Bellotto
SALERNITANA: Soviero; Del Grosso (29’ 2tp. Pierotti), Zoro, Fusco, Tamburini; Campedelli, D’Antoni, Camorani; Bellotto (15 2tp. Cardinale), Vignaroli, Gioacchini (29’ 2tp. Cherubini). A disposizione: Botticella, Lazzaro, Luciani, Speranza
Allenatore: Z. Zeman
ARBITRO: Racalbuto di Gallarate
RETI: 6’ 1tp. Vignaroli (Sal), 43’ 1tp. Bernini, 23’ 2tp. Flachi (Samp)
AMMONITI: Vignaroli, D'Antoni, Grandoni, Bellotto, Sakic, Zoro, Camorani.
ESPULSI: Fusco

Peccato! La partita si era messa decisamente bene con il vantaggio realizzato da Vignaroli dopo appena sei minuti di gioco. Ma la squadra del Mister non riesce a concretizzare il gioco esprresso come nelle ultime giornate e cosi' viene prima ripresa a 2 minuti dalla fine del primo tempo ed infine superata grazie ad una prodezza di Flachi....certo che alcune domeniche se ti deve dire male non ci sta niente da fare!

Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 14 gennaio 2002

I granata dominano, ma nel finale si fanno sorprendere


DALL'INVIATO A GENOVA
RAFFAELE SCHIAVONE
Troppo spumante dà alla testa, si sa. Le bollicine finoscono per inebriare e la lucidità va a farsi benedire. E così ecco che una squadra di operai rischia di far sua la sfida contro il Gigante, ma alla fine soccombe perchè non è cinica ma è anzi ingenua proprio nel momento topico della partita. E così i festeggiamenti possono proseguire. Del resto in casa doriana erano importanti i motivi per cui, già prima della partita, si festeggiava. Conclusa l'era Mantovani sigillata da uno scudetto, due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe, ecco affacciarsi alla porta Riccardo Garrone e i suoi amici, compreso uno sceicco. Grandi progetti almeno sulla carta per riportare in alto i blucerchiati: si parla di Roberto Mancini, ancora lui, nelle vesti di presidente e del brasiliano Cerezo con il compito di allenatore. Per il momento Garrone e truppa hanno pensato bene di dare inizio già ai festeggiamenti: brindisi a iosa alla vigilia della sfida con i granata nei club doriani della città e, prima della partita, nello spogliatoio blucerchiato. Il risultato è che la Sampdoria scende in campo con la testa confusa e troppo vogliosa di vincere una partita che non era facile. E così, quando, dopo sei minuti di gioco la Salernitana passa in vantaggio con Vignaroli bravo a sfruttare un rimpallo favorevole scaturito da un tocco di Campedelli, per la Salernitana sembra diventare facile una partita che, almeno sulla carta, andava presa con le molle.
Zdenek Zeman è alle prese dall'inizio della stagione con un'abbondanza di difensori centrali, tutti di ottimo valore, per cui è obbligato a effettuare un turn over. Ora è il periodo di Olivi, costretto così per la seconda domenica consecutiva a seguire dalla tribuna la partita, mentre viene confermata la coppia Zoro-Fusco. Indovinata la scelta di Camorani quale sostituto dello squalificato Tedesco: il ragazzo nei piedi avrà meno fantasia dell'ex napoletano ma garantisce una maggiore copertura. L'infortunato Di Vicino viene, infine, sostituito da Bellotto.
La Salernitana dimostra subito di aver capito come affrontare tatticamente la partita. Il tecnico doriano Bellottto, come dicevamo, vuole vincere a tutti i costi, e schiera Luiso punta avanzata con gli esterni Vasari e Esposito con compiti più offensivi che di copertura. La mossa che dovrebbe creare, secondo Bellotto, grattacapi alla squadra di Zeman, è però un'altra: Flachi arretrato che fa il pendolino tra il centrocampo e l'attacco. Uno scherzetto per il tecnico boemo adottare la contromossa: su Flachi agisce D'Antoni con Camorani e Campedelli pronti alla copertura a centrocampo e Zoro in quella difensiva. Senza ragionatori a centrocampo, la Samp macina chilometri ma rimane avvolta dalla ragnatela granata. E la Salernitana potrebbe chiudere la partita con i veloci ribaltamenti solo se le sue azioni trovassero un valido finalizzatore, oltre a Vignaroli. Per cui è già un premio per l'avversario ottenere il pari: avviene al 44' quando il granata Bellotto, perde palla nella metà campo avversaria. Veloce il contropiede avversario, con centrocampisti e difensori presi di sorpresa; Luiso è bravo nel mettere seduto Zoro e servire Bernini, il quale s'inventa un maligno rasoterra che beffa Soviero.
E alla ripresa del gioco è ancora la Salernitana a imporre il ritmo della partita e far vedere le cose migliori. Fino a quando, però, uno dei suoi elementi più rappresentantivi capitan Fusco non perde la testa e commettendo, al limite della propria area di rigore, un inutile fallo su Flachi si fa ammonire per la seconda volta, lasciando in dieci la sua squadra. Se poi si aggiunge il jolly che lo stesso Flachi va a pescare al 23' quando con un'acrobatica rovesciata regala la vittoria ai doriani, si può ben capire perchè la Salernitana ha gettato via un'occasione d'oro per conquistare una vittoria più che meritata tornando, invece, a casa bastonata.



da La città di Salerno lunedì 14 gennaio 2002

Flachi spegne i sogni della Salernitana
Granata troppo spreconi Poi in dieci arriva la beffa
Si allontana la zona promozione dopo la sconfitta di Marassi Fusco espulso per doppio giallo

dall'inviato Michele Spiezia

GENOVA. Ci sarebbe da impazzire, ci sarebbe da imprecare, ci sarebbe da recriminare. La Salernitana perde a Marassi proprio quando sembrerebbe destinata ad un vantaggio eclatante. Non sfrutta il predominio atletico e soccombe: colpa di rincalzi che non ci sono e di un capolavoro di Flachi Si respira un'aria dolce, a Marassi: lo stadio doriano vive e palpita, ha ripreso vigore perché i blucerchiati adesso hanno un nuovo presidente ed i sogni volano - leggeri - in alto. La Salernitana è l'invitata d'onore, da castigare senza troppe gentilezze: il biglietto da visita che presenta Bellotto a Zeman è un tridente bene assortito tra scatti, muscoli e fantasia. Esposito assicura rapidità, Luiso la potenza, Flachi l'estro e poi c'è l'agilità di Vasari sulla destra: il boemo (che boccia anche stavolta Olivi spedendolo in tribuna, il caso ormai è aperto e solo il mercato lo risolverà) adatta i granata - orfani della fantasia e dei guizzi del tandem Tedesco-Di Vicino - ad una gara di contenimento spinto e di ripartenze frenetiche. L'atteggiamento offensivo e l'approccio nervoso dei doriani viene subito punito dalla Salernitana, cattiva, concentrata, caparbia. Chiude i varchi e pressa, ovunque; raddoppia sull'avversario e cattura palloni. Si apre a ventaglio e cambia lato di gioco: trasversalmente, improvvisamente, rapidamente. Così si conquista subito l'inerzia della gara, gelando Marassi. Soviero al 4' respinge di pugno una testata di Luiso, 2' dopo arriva il vantaggio. Camorani ruba palla a Vasari in fase di spinta, sulla trequarti cede il pallone a Tamburini. Il suo cambio di gioco è improvviso, il suo lancio è perfetto: Campedelli ci va in sforbiciata, dentro l'area. La traiettoria del pallone viene deviata da Grandoni, la palla ballonzola sulla linea con Mondini che non ci arriva. Il pallone è preda di Vignaroli: basta un tocco lieve per esultare. Il gol gela la Sampdoria che subito prova la reazione. Due disattenzioni difensive concedono a Bernini (8') e a Flachi (12') la possibilità di pareggiare, ma il centrocampista angola male di testa e l'attaccante trova Soviero che s'inarca a respingere, di pugno, il pericolo. La Salernitana avrebbe la gara in pugno, ma non ne approfitta: la Samp sbatte contro un muro, perde lucidità ed energie perché il pressing alto dei granata, portato da Vignaroli, è asfissiante. Ma la Salernitana non raddoppia, soprattutto perché sulla destra - dove ci sarebbe terreno fertile - c'è un Bellotto completamente fuori dal coro. Al 38' Vignaroli su punizione (concessa per atterramento di Campedelli lanciato verso Mondini) accarezza l'incrocio, 5' dopo ecco il pari, beffardo perché arriva su contropiede. Bellotto ancora una volta si fa trovare impreparato sull'appoggio: granata sbilanciati, Sanna fa filtrare il pallone verso Luiso, in area. Zoro prova a stopparlo, si ferma temendo il rigore: la palla arriva a Bernini, il cui diagonale si chiude nell'angolino basso. Un altro minuto e si rischia il capitombolo: Salernitana stordita, D'Antoni statuina, Conte slalomista. Fusco s'immola (ammonito, sarà squalificato) per fermarlo. Il secondo tempo è un inno all'impotenza: la Salernitana domina ma non trova mai l'acuto, sovrasta atleticamente la Sampdoria ma non riesce a trovare la porta di Mondini. I doriani barcollano per quindici minuti, la sensazione è che per il raddoppio granata sia solo questione di minuti. Però gli attacchi sono flebili, il pressing ossessivo consegna palloni su palloni, smistati male o finalizzati banalmente. Al 9' un colpo di testa di Vignaroli si alza troppo, all'11' Gioacchini spara alto. Al 14' la svolta: Fusco si fa saltare da Flachi, recupera e lo stende. Dall'espulsione al gol doriano passano 8': la sforbiciata di Flachi mortifica i granata.



dal sito www.salernitana.it

Si interrompe a Genova la serie positiva dei granata che contro la Sampdoria non riescono a far rendere il bel gioco offerto in campo e, soprattutto, il gol messo a segno da Vignaroli al sesto minuto del primo tempo. Dallo stadio “L. Ferraris” la Salernitana esce battuta per 2-1. Dopo aver riposto in cassaforte i sette risultati utili consecutivi i granata cedono il passo alla Sampdoria che grazie ai tre punti conquistati davanti al proprio pubblico, scavalca di due lunghezze i granata.
La quadra di Bellotto, pur soffrendo il pressing alto di Vignaroli e compagni, riesce a rimontare l’handicap iniziale con Bernini (43’), passando poi, addirittura in vantaggio con il solito Flachi (68’). L’eurogol dell’attaccante blucerchiato regala a Bellotto la terza vittoria consecutiva, la prima della presidenza Garrone.
In Liguria Zeman deve ovviare alle assenze di Tedesco e Di Vicino (rispettivamente squalificato ed infortunato) inserendo nell’undici base Camorani (a centrocampo) e Bellotto (esterno destro del tridente d’attacco). Invariati confronto alla gara con il Modena, gli altri nove/undicesimi della squadra.
Sul fronte blucerchiato Bellotto, bontà sua, recupera Flachi e lo inserisce in campo al fianco di Luiso. A centrocampo Cucciari viene preferito a Marcolin che subentra poi ad un quarto d’ora dalla fine a Bernini.
Gara subito in salita per i padroni di casa: trascorrono sei minuti e le pressioni dei granata producono i primi frutti. Vignaroli, tempestivo più che mai, raccoglie la ribattuta della difesa doriana sul tiro al volo di Campedelli e porta in vantaggio la Salernitana. Zeman chiede ai propri calciatori di continuare il pressing e di mantenere compatta la squadra per non subire le verticalizzazioni dei liguri. La risposta della Samp arriva all’8’; nasce dal guizzo del fiorentino Flachi, che libera Luiso al limite dell’area e serve ottimamente Bernini che di testa sciupa clamorosamente.
Scampato il pericolo la formazione granata riprende in mano le redini del gioco. Coprendo il campo con grande ordine la Salernitana cerca di infliggere il colpo del k.o.; prima con Tamburini dal limite (palla di poco alta sulla traversa) e poi con Vignaroli su calcio di punizione (d’un soffio sopra l’incrocio dei pali).
L’undici di Zeman lavora un numero elevato di palle ma non riesce a finalizzare le numerose occasioni prodotte.
Il primo tempo, al di là dei numerosi gialli tirati fuori da Racalbuto (cinque a uno il conto a sfavore dei granata), mette in mostra un gioco grintoso e allo stesso tempo corretto.
Ad una manciata di minuti dall’intervallo la Sampdoria riporta in parità il risultato. Al 43° Bernini riscatta l’errore commesso in avvio di gara: il centrocampista toscano entra in area e lascia partire un rasoterra che finisce nell’angolo alla destra di Soviero.
Senza troppe emozioni trascorrono i primi dieci minuti della ripresa, poi, al 14’ la Salernitana resta in dieci: Fusco non può fare altro che atterrare Flachi. Racalbuto estrae per la seconda volta il giallo ed il capitano granata deve lasciare il campo. Zeman cerca di riequilibrare la squadra togliendo Bellotto ed inserendo Cardinale. In superiorità numerica la Samp comincia a credere nelle proprie possibilità e si propone sulle fasce con Sakic e Vasari. Al 23’ il nuovo entrato Zivkovic serve uno spiovente per Flachi che in acrobazia mette in rete una splendida palla che vale il vantaggio dei doriani. A nulla serve l’inserimento di Cherubini e di Pierotti (esordio in granata) alla mezzora. La Sampdoria riesce a tamponare le avanzate dei granata che in un paio di occasioni sbilanciati in avanti, rischiano di prendere il terzo gol prima con Flachi (25’) e poi con Cucciari (40’).

Queste le occasioni salienti della gara:

Primo Tempo

4’ Soviero devia in angolo un colpo di testa di Luiso
6’ Salernitana in vantaggio; Camorani taglia in diagonale per Campedelli che al volo prova la conclusione a rete, un rimpallo favorisce Vignaroli che con sicurezza realizza
8’ assist di Vignaroli dalla fascia, Grandoni anticipa Bellotto (pronto a chiudere a rete) e Mondini controlla
8’ Luiso libera Bernini che di testa, solo davanti a Soviero, manada sul fondo
11’ Soviero si distende e para ma non trattiene il tiro di Flachi, Campedelli libera
28’ giallo per Vignaroli
32’ Ammonizione per D’Antoni
38’ Vignaroli riceve palla al limite dell’area, stoppa per Tamburini che in corsa prova la conclusione, di poco alta sulla traversa
39’ Racalbuto ammonisce Grandoni
39’ punizione dal limite di Vignaroli, la palla a girare supera la barriera e, d’un soffio, l’incrocio dei pali
42’ giallo per Bellotto
43’ pareggio del Sampdoria; Bernini scambia con Luiso e penetra in area e tira, il rasoterra si deposita nell’angolino alla sinistra di Soviero
44’ giallo per Fusco
45’ Camorani è punito da Racalbuto con il cartellino giallo
47’ scadono i minuti di recupero e le squadre tornano negli spogliatoi

Secondo Tempo
1’ Vignaroli si prepara alla battuta della punizione concessa per il fallo su Gioacchini, la conclusione è preda di Mondini che blocca in due tempi
3’ Sakic ruba palla a Camorani, va sul fondo e mette in area per Luiso che al momento di chiudere a rete commette fallo su Del Grosso
7’ cross insidioso di Gioacchini per Bellotto che viene anticipato da Grandoni
9’ Vignaroli prova la conclusione in elevazione, alta sulla traversa
10’ Del Grosso giunge sul fondo e mette al centro per Gioacchini che non riesce a coordinarsi al meglio mandando sul fondo
14’ secondo cartellino giallo per Fusco, costretto a stendere Flachi lanciato a rete; consequenziale l’espulsione
15’ Zeman sostituisce Bellotto con Cardinale
19’ Sakic commette fallo su Camorani e viene ammonito
20’ Zivkovic subentra a Sakic
21’ tiro dal limite di Campedelli, Mondini blocca in tuffo
22’ vantaggio della Sampdoria; Zivkovic serve uno spiovente per Flachi che in acrobazia mette in rete uno splendido gol
25’ tiro di Flachi dalla destra, sul fondo
29’ Lombardo entra al posto di Flachi
29’ Zeman opta per una doppia sostituzione: Cherubini per Gioacchini e Pierotti per Del Grosso
33’ Bellotto toglie dal campo Bernini ed inserisce Marcolin
40’ Cucciari dal limite sinistro dell’area, di poco fuori
45’ Zoro riceve il cartellino giallo da Racalbuto
46’ Campedelli libera Cherubini che riceve palla e tira in porta fuori misura
49’ fischio finale della gara: Sampdoria-Salernitana 2-1
 

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