29 Ottobre 2001: Campionato: Genoa 4 / Salernitana 0
Cronaca ||
29/10/2001
CAMPIONATO: GENOA 4 / SALERNITANA 0
GENOA (4-4-2) : El Ouaer, Giacchetta, Badra, Malagò, Ruotolo, Mutarelli (35' 2tp Boisfer), Brevi, Buuzaiene (37' 1tp Nicola), Mhadhbi (10' 2tp Stroppa), Francioso, Carparelli. A disposizione: Lorieri, Lombardi, Mensah, Manetti
Allenatore: Franco Scoglio
SALERNITANA (4-3-3): Soviero; Del Grosso, Zoro, Olivi (24' 1tp Cardinale), Tamburini; Campedelli, Speranza (25'2tp Luciani), Camorani, Bellotto (32' 1tp Botticella), Vignaroli, Gioacchini. A disposizione: Arcadio, Babù, Capezzuto, Pisani.
Allenatore: Zdenek Zeman
ARBITRO: Treossi di Forlì
RETI: 33' 1tp Carparelli; 15' 2tp' e 21' 2tp Francioso, 42' 2tp Nicola
AMMONITI: Del Grosso, Mutarelli, Zoro, Camorani, Carparelli
ESPULSI: Soviero 32’ 1tp.
Certa gente non vedeva l'ora!!! Ci vengono in mente le barzellette sui mariti che sperano di essere cornificati per poter dire che la moglie è una donna dai facili costumi.
E' esaltante vedere come personaggi che dovrebbero analizzare i fatti, cercano solo di scatenare la piazza contro il Mister, reo di non essere già matematicamente in serie A.
La cronaca della partita parte dall'espulsione di Soviero e poco importa che fino a quel momento la squadra aveva fatto benino e che l'arbitro avesse negato un rigore solare.
L'importante è che la Salernitana perda così chi mesta nel torbido può continuare a divertirsi....
Ecco cosa dicono i giornali.
da Il Mattino lunedì 29 ottobre 2001
Quattro gol al passivo: il credo di Zeman ha fatto il suo tempo
DALL'INVIATO A GENOVA
RAFFAELE SCHIAVONE
Era più che la sfida tra due squadre, quella tra due allenatori atipici, un po' fuori dagli schemi, diciamo così «rivoluzionari» per le idee che mostrano anche fuori dal campo. Scoglio e Zeman non s'incontravano da cinque anni e, in quell'occasione, il freddo tecnico boemo aveva avuto la meglio sul focoso allenatore siciliano. Questa volta ha vinto la squadra del professore di Lipari, meritatamente. La squadra che ha messo su Scoglio è di tutto rispetto. Ha ragione il professore quando, spudoratamente, afferma che se la sua squadra, a fine campionato, dovesse classificarsi al quinto posto sarebbe, per lui, un insuccesso. E poi con il pubblico che si ritrova, il Genoa merita davvero di ritornare tra le grandi del calcio italiano. Un mosaico tra classici giocatori italiani dotati di esperienza e classe, e un nugolo di esponenti del calcio nordafricano, eclettico ma stranamente disciplinato tatticamente. Scoglio, oltre alla sapienza calcistica, ha dato loro l'anima: ben disposta in campo, tatticamente e tecnicamente perfetta, la squadra ha anche la simpatica arroganza e sicurezza del proprio allenatore. E la Salernitana? A questo punto cosa possiamo dire oltre a quello che stiamo cercando di far capire sin dai primi giorni del ritiro in Trentino? Mai come in questa stagione stiamo di fronte a una squadra senza cuore nè carattere. Ma soprattutto con un tecnico, Zeman, che, invece, di parlare a vanvera (proprio lui che prima dell'avventura granata era noto per le poche parole che pronunciava) dovrebbe pensare di più agli errori che lui, in principal modo, e la squadra che cerca di assecondare il suo oramai sorpassato credo calcistico, stanno commettendo.
Finora il calendario aveva dato una mano alla Salernitana consentendole di affrontare, tutto sommato, avversarie abbordabili. Ma ora che si comincia a fare sul serio, le cose si mettono davvero male per la Salernitana. La sonante sconfitta subìta a Marassi è un pericoloso campanello d'allarme. Va registrato, per onore di cronaca, che la squadra granata ha protestato sui primi tre gol genoani ritenendoli tutti viziati da fuorigioco. Ed ha anche reclamato un rigore per fallo su Bellotto quando si era sullo 0-0. Tutto è cominciato quando la Salernitana, andata vicino al gol (32') con Zoro (bravo El Ouaer a salvare di piede) si è fatta cogliere sbilanciata consentendo a Francioso d'involarsi verso la porta avversaria. Soviero, un po' ingenuo - o forse istintitivo - nell'occasione (era trascorsa poco più della mezzora di gioco, ci sarebbe stato tutto il tempo per rimediare) cinturava e abbatteva l'attaccante rossoblu. Inevitabile l'espulsione che lasciava in dieci i granata. Ma ancora peggio, Carparelli indovinava il rasoterra angolato che infilava il nuovo entrato Botticella. Da quel momento non c'è stata più storia. Nè del resto, fino al gol del vantaggio, la Salernitana aveva mostrato di poter tener testa all'avversaria. Il centrocampo granata si era mostrato in evidente difficoltà a causa anche del mancato ripiegamento di Gioacchini, il quale impegnato a far pressing sull'avversario, non rientrava in copertura a dare una mano sulla fascia sinistra dove i genoani mostravano di imperversare.
Camorani, dal canto suo, non sapeva se accentrare la propria attenzione su Ruotolo (festeggiava le 500 presenze in rossoblu) o convergere verso il centro del campo per contenere uno scatenato Bouzaiene. Il risultato era che il povero Tamburini si vedeva assalire da due furie scatenate quali apparivano Ruotolo e Carparelli con Bouzaiene pronto a rifornire di millimetrici assist le proprie punte. Si capiva che prima o poi la Salernitana dovesse capitolare (bastava anche dare uno sguardo allo score dei calci d'angolo: 8-1 per i liguri dopo 30' di gioco). Dopo il gol di Carparelli è stata la fine. Nella ripresa il Genoa ha dilagato con Francioso che sfruttava gli ampi varchi che si aprivano nella retoroguardia granata e con Nicola, autore di una rete spettacolare.
da La città di Salerno lunedì 29 ottobre 2001
Genoa travolgente, la Salernitana affonda
I rossoblù vincono 4-0 Zoro è l'unico pericoloso
Soviero espulso dopo 32 minuti Francioso sigla una doppietta
Va a Scoglio la sfida con Zeman
di Michele Spiezia
Due anni fa la Salernitana di Cadregari uscì tramortita da Marassi, travolta dal Genoa. Sconfitta per 3-0, Aliberti pensò bene di cambiarle timoniere. Stavolta la Salernitana ne esce umiliata: spazzata via per 4-0 senza nemmeno un accenno di reazione. Come un castello di cartapesta che vien giù al primo sospiro Stavolta non ci saranno sorprese, non ci saranno esoneri, non ci saranno lavate di capo: come sempre i motivi della sconfitta non stanno in ragioni né tecniche né tattiche, come sempre i colpevoli stanno dall'altra parte. Innalzato da chi regge i destini granata, dall'altra parte del muro ora (dopo i tifosi contestatori, dopo i cospiratori, dopo i giornalisti, dopo dunque praticamente la quasi totalità degli incompetenti) c'è Treossi, che ad ascoltare le recriminazioni zemaniane e della sua truppa avrebbe determinato il risultato. Fa tutto parte del progetto, di quello avviato in estate: già nel ritiro di Tenna difatti toccava ascoltare. ''Vedrete, preparatevi: quest'anno ne subiremo di ingiustizie, pagheremo il fatto di avere Zeman''. Avrebbe influenzato il risultato: non l'hanno detto, ma magari penseranno pure che sia stato anche il protagonista del nulla della Salernitana in 95'. Squadra ancora una volta impalpabile, inconsistente, inconcludente, incapace: undici lenzuoli bianchi in attesa di essere anneriti, undici lenzuoli bianchi (diventati dieci dopo 32') stesi dopo esser stati centrifugati e strizzati dal boemo, votati subito ad esser spazzati via al primo alito di vento. Non regge la scusante di esser rimasti in 10 dopo mezz'ora: prima e dopo la Salernitana non c'è mai stata. Nel senso che non ha mai tirato in porta (l'unica conclusione al 31' di Zoro, giunta su calcio d'angolo) e soprattutto nel senso che non ha mai sviluppato un'azione. Non ha pressato, non ha recuperato palloni, non ha provato a gettarsi avanti, nonostante tutto. L'inferiorità numerica costituisce invece un'aggravante: le squadre allenate da quelli come Zeman, le squadre che hanno un'anima e che inseguono un'idea, dovrebbero muoversi sul prato indipendentemente dal numero dei giocatori in campo. Certo, il risultato può essere anche negativo: ma è il gioco che continua a mancare dopo tre mesi di lavoro, è la consapevolezza di non osservare almeno una squadra dignitosa che lascia preoccupati. Niente spettacolo, niente di niente: la Salernitana di Zeman sembra sempre un fuscello. A metà del guado, ora: 6 punti dalla zona A, tre dalla C. Come spesso capita, uno i guai se li va pure a cercare: è emergenza in una rosa già inadeguata. Domenica non ci saranno Soviero, Olivi, Fusco: Tedesco e D'Antoni potrebbero recuperare, come Lazzaro che tanto siederà comunque in panca con l'Ancona (o - per il gusto di smentire e stupire - sarà in campo?). Meglio pensare al domani, perché a Genoa è come se la Salernitana non ci fosse mai arrivata. Per Zeman nei primi 30' il Genoa non ha impensierito i granata: vero, nessun tiro in porta. Eppure, in 11 contro 11, nei primi 10' per ben tre volte i rossoblù se ne sono andati indisturbati: in tre contro nessuno. Per fortuna che Ruotolo una volta ha sbagliato il cross con Francioso e Carparelli in area, che in un'altra circostanza Soviero sia uscito bene dai pali e che in un'altra occasione sia arrivata una deviazione maligna. All'11' la recriminazione granata: Bellotto e El Ouaer entrano in contato in area senza che Treossi intervenga. Dopo una prodezza del portiere rossoblù su tiro di Zoro (deviato da Giacchetta) è cominciata la mattanza. Soviero blocca il lanciatissimo Francioso fuori area: espulsione. Sulla punizione Carparelli uccella Botticella. Nel finale di tempo Vignaroli spara sul portiere ma l'azione è invalidata per off-side. Nella ripresa è una marea: doppietta di Francioso e gol di Nicola. Gol facili facili: ma non avrebbe dovuto invece segnarne, la Salernitana di Zeman?
dal sito www.salernitana.it
Il Genoa di Scoglio si aggiudica a pieno titolo la sfida del “Ferraris”, conquistando, contro la Salernitana di Zeman, la terza vittoria casalinga. Tre punti che proiettano i rossoblu al terzo posto in classifica e puniscono oltremodo l’undici granata, costretto, dopo un avvio equilibrato, a giocare due terzi di partita in inferiorità numerica per l’espulsione di Soviero (30° 1tp.).
La Salernitana si presenta a Genova in condizioni deficitarie a causa delle numerose assenze (Tedesco, Fusco, Lazzaro e Di Vicino). Zeman recupera in extremis Bellotto e lo inserisce alla destra della linea offensiva, riproponendo così, anche in Liguria, il tridente messo in campo contro il Cosenza: Vignaroli centrale e Gioacchini a sinistra. Nella mediana, Camorani sostituisce l’infortunato Tedesco mentre Speranza viene preferito a D’Antoni (seduto in tribuna), sulla corsia destra opera Campedelli. In difesa, complice anche l’infortunio di Fusco, il tecnico granata punta sulla coppia centrale Olivi-Zoro.
Due gol Francioso, uno a testa Carparelli (quello d’apertura) e Nicola (in chiusura) firmano le marcature della formazione rossoblu pressoché impeccabile per l’intero arco della gara, precisa e pungente nell’applicare gli schemi in velocità. Un Genoa che prende piede contro la formazione granata costretta a rincorrere il risultato e a dover sopperire le numerose vicissitudini dell’incontro.
In avvio la gara sembra aperta ad ogni risultato, entrambe le squadre propongono un gioco vivace e offensivo. All’11 la Salernitana recrimina il penalty; Bellotto viene atterrato in area dall'estremo difensore rossoblu, ma Treossi, inverosimilmente, lascia correre. Il Genoa non sta a guardare e risponde proponendosi pericolosamente in avanti con Francioso e Carparelli. Dopo 25 minuti di gioco Zeman è costretto a sostituire l’infortunato Olivi (trauma distorsivo alla caviglia dx) con Cardinale. Al 31’ la prima vera azione da gol è di marca granata; sullo sviluppo di un calcio d’angolo, Bellotto serve in area Zoro che di testa prova la conclusione a rete, sulla ribattuta della difesa è ancora Zoro a calciare da distanza ravvicinata, ma El Quaer respinge di piede e salva il risultato.
Sul cambio repentino di fronte nasce l’azione che distorce la gara. Francioso liberato sul filo dell’offside si presenta di fronte a Soviero che in uscita disperata non può che stendere il centravanti genoano. Espulsione del numero uno e punizione dal limite: Bouzaiene tocca per Carparelli il quale lascia partire un rasoterra micidiale che fulmina Botticella (subentrato a Bellotto).
Le due squadre vanno al riposo con i Genoa in vantaggio per 1 a 0. Riprende la partita con le formazioni invariate. Il Genoa sembra attendere la manovra dei granata per colpire di rimessa. La Salernitana, nonostante l’inferiorità numerica, affronta i rossoblu a viso aperto, cercando negli spazi l'affondo per il pari. Ma falliti i tentativi di Vignaroli e Speranza è il Genoa a raddoppiare: Francioso, liberato in area da un lancio di Stroppa, supera Botticella in uscita e, dopo aver evitato l’intervento di Zoro sigla il 2 a 0. Il bomber genoano replica dopo appena sei minuti: su cross di Carparelli, l’attaccante rossoblu anticipa Botticella e sigla la rete numero tre. Nel finale la quarta rete (42’), quella che mette il sigillo alla partita: affondo di Ruotolo per Carparelli che prova il tiro; sulla respinta di Botticella Nicola, in mezza girata, realizza il 4-0.
Queste le occasioni salienti della partita:
Primo Tempo
4’ il Genoa si presenta in superiorità numerica in area (3 contro 1), Mutarelli preferisce crossare dal fondo, Soviero blocca in uscita
7’ cartellino giallo per Del Grosso, fallo su Mhadhbi
8’ Gioacchini prova l’affondo, dal limite mette dentro per Vignaroli che viene anticipato da Badra
9’ Gioacchini serve ottimamente Camorani che prova il tiro dai quindici metri alto sulla traversa
11’ Bellotto (servito da Del Grosso) viene atterrato in area da El Quaer in uscita disperata, Treossi lascia correre
14’ Olivi, anticipando Mutarelli, sventa un cross minaccioso in area di Bouzaiene
15’ Mutarelli ammonito per il fallo su Vignaroli
18’ occasione per la Salernitana ispirata dal passaggio di Vignaroli per Bellotto che dal fondo prova il cross in area Gioacchini è anticipato da El Quaer
24’ Del Grosso prova su punizione il tiro dai venti metri, nulla di fatto
25’ Olivi infortunatosi viene sostituito da Cardinale
28’ Zoro viene ammonito da Treossi per il fallo su Mhadhbi
31’ dal corner Bellotto serve in area per Zoro che di testa prova la conclusione a rete, sul rimpallo calcia ancora Zoro da distanza ravvicinata ma El Quaer salva il risultato
32’ Soviero viene espulso per aver steso, al limite dell’area, Francioso, lanciato a rete sul filo del fuorigioco
33’ Zeman sostituisce Bellotto con Botticella che prende il posto di Soviero
33’ Genoa in vantaggio; sulla punizione assegnata, Bouzaiene appoggia a Carparelli, il tiro rasoterra dell’attaccante beffa Botticella
35’ giallo per Carparelli
39’ Scoglio sostituisce Bouzaiene con Nicola
41’ Francioso in corsa tenta la conclusione a rete, di poco alta
49’ Del Grosso lancia Vignaroli che triangola con Campedelli al limite dell’area, Badra libera anticipando l’attaccante granata
Secondo Tempo
1’ Zoro anticipa ottimamente in area Francioso
3’ Vignaroli dal limite prova la conclusione su punizione, alta di poco sulla traversa
9’ Camorani commette fallo su Mutarelli e viene ammonito da Treossi
10’ Stroppa sostituisce Mhadhbi
15’ raddoppio del Genoa; Francioso liberato in area da un lancio di Stroppa, supera Botticella in uscita ed evita l’intervento di Zoro siglando il 2 a 0 per i rossoblu
21’ terzo gol del Genoa; ancora Francioso che raccoglie il cross dal fondo di Carparelli e, anticipando Botticella, sigla la doppietta personale
24’ Botticella sventa sul tiro di Carparelli
26’ Vignaroli dal vertice sx dell’area genoana calcia nella mischia, Badra anticipa di un soffio Gioacchini
26’ Luciani subentra a Speranza
27’ Luciani prova la conclusione a rete dal limite dell’area di poco sopra la traversa
29’ bordata di Fracioso sopra la traversa
31’ Luciani lancia Gioacchini che al volo tenta la girata in porta, la palla attraversa lo specchio della porta e finisce fuori
35’ Mutarelli lascia il campo, al suo posto entra Boisfer
40’ Gioacchini in area serve al centro Vignaroli, la palla è troppo lunga
42’ quarto gol del Genoa; Botticella respinge il tiro di Francioso e Nicola ne approfitta siglando il 4 a 0
46’ Vignaroli tenta la conclusione acrobatica in area, la rovesciata viene però ribattuta da Brevi
46’ triplice fischio di Treossi
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