15 Ottobre 2001: Campionato: Salernitana 2 / Cosenza 1
Cronaca ||
15/10/2001
CAMPIONATO: SALERNITANA 2 / COSENZA 1
SALERNITANA (4-3-3): Soviero; Del Grosso, Zoro, Fusco, Tamburini; Campedelli, Speranza, Tedesco (24' 2tp. Camorani), Bellotto (29' 2tp. Lazzaro), Vignaroli (34' 2tp. Di Vicino), Gioacchini. A disposizione: Botticella, Luciani, Cardinale, Arcadio.
Allenatore: Zdenek Zeman
COSENZA (4-4-2): Aldegani; Parisi, Di Sole, Paschetta, Modesto; Giandebiaggi (37' 2tp. Imbriani), Edusei, Moscardi, Strada (34' 2tp. Antonelli); Zoniolo (20' 2tp. Morante), Tatti. A disposizione: Falcioni, Colle, Giampaolo, Nocerino
Allenatore: Luigi De Rosa
ARBITRO: Cassarà di Palermo
RETI: 35' 1tp. Tatti(C), 40’ 1tp. Tedesco (rig.), 15’ 2tp. Vignaroli (S)
AMMONITI: Moscardi, Campedelli e Parisi; Aldegani e Di Vicino.
ESPULSI: Di Vicino e Moscardi per doppia ammonizione.
Partita difficile quella contro il Cosenza, soprattutto a causa dell'ambiente ostile che circonda il presidente e, negli ultimi tempi, anche il Mister.
Pochi gli spettatori sugli spalti ma, come spesso accade, gli assenti hanno sempre torto. E' stato un incontro che ha fatto registrare dei notevoli passi in avanti nel gioco, specie rispetto alle ultime prestazioni.
Buone le occasioni da rete per la Salernitana che si trovava però in svantaggio grazie ad una rete viziata dalla presenza sul terreno di gioco di due palloni....seguendo il Mister abbiamo visto tutto ed il contrario di tutto, ma ogni anno riescono a regalarci sempre nuove prodezze!!!
Questa volta la squadra non rimane passiva e la sua reazione produce prima il pareggio, su calcio di rigore, ed infine, meritatissimo il vantaggio con una roccambolesca conclusione di Vignaroli. Tre punti in più in classifica, ma anche un'evoluzione nel modo di giocare: non siamo ancora arrivati al calcio che tutti sono abituati a vedere nelle squadre di Zeman ma, col tempo ci si arriverà.
Ecco cosa dicono i giornali.
da Il Mattino lunedì 15 ottobre 2001
Sotto di un gol, rimonta con il solito Tedesco e Vignaroli
DA SALERNO
RAFFAELE SCHIAVONE
L'importante è vincere. Lasciamo perdere le idee de coubertiniane, appartengono a un'altra epoca non, purtroppo, al calcio di oggi. La Salernitana aveva assoluto bisogno di ritrovare il gusto della vittoria. Come l'obiettivo andava raggiunto non interessava. E così è stato. Tanta sofferenza ma alla fine i granata hanno fatto propria la sfida con il Cosenza, condannandola alla quarta sconfitta consecutiva e al probabile cambio dell'allenatore. La sorte di De Rosa è appesa a un filo. La decisione del presidente silano Pagliuso, è attesa a ore. Nedo Sonetti, attualmente sul libro paga della Salernitana, e Delio Rossi, ex tecnico granata, sono i più probabili candidati alla panchina calabrese ma anche Perotti e Spalletti vantano delle buone chance. Sarà interessante vedere chi riuscirà a spuntarla. La dirigenza rossoblu è divisa: c'è chi spinge per il vecchio Nedo il quale però avrebbe chiesto un ingaggio di ottocento milioni di lire per i restanti dieci mesi di attività; altri vorrebbero Rossi che però non è ben visto dalla tifoseria.
Intanto, Zdenek Zeman si sfrega le mani. La sua squadra ha finalmente mostrato un po' di carattere e ha recuperato e vinto una partita che si era messa proprio male. Il tecnico boemo, costretto a rinunciare agli infortunati Olivi e D'Antoni, aveva tenuto fuori anche Arcadio, apparso di recente fuori forma. Fiducia concessa, invece, all'ivoriano Zoro, il quale risulterà ancora una volta uno dei migliori tra i granata, e Gioacchino, mentre in cabina di regìa i comandi venivano affidati a un altro giovane, Speranza. Dall'altra parte un Cosenza privo dell'indisciplinato Lentini ma che presentava il rientrante Strada.
La partita, alla vigilia, si presentava delicata per entrambe le squadre. Anche per la Salernitana che era reduce dalla prima sconfitta casalinga patita contro il Messina ma soprattutto da una settimana di polemiche dovuta alle dichiarazioni non certo galanti fatte da Zeman nei confronti della tifoseria salernitana accusata di aver vissuto quarant'anni e più in serie C. E la risposta non si è fatta mancare: prima dell'inizio è comparso uno striscione con la scritta «Zeman, e la tua carriera?», come a dire «Zeman, ma cosa hai vinto?». Il feeling tra la tifoseria e il tecnico boemo, troppo arrogante nei suoi atteggiamenti, sembra orami essersi definitivamente interrotto. E il clima si surriscaldava quando il Cosenza trovava il gol del vantaggio al 36' in maniera che definire rocambolesca potrebbe apparire un eufemismo. Dagli spalti veniva rilanciato in campo un pallone uscito precendentemente. L'arbitro lasciava giocare tra lo stupore generale. I granata rimanevano fermi, i cosentini proseguivano al punto di mettere Tatti in condizione di presentarsi solo davanti a Soviero e di superarlo con un tiraccio. Fino a quel momento la Salernitana era apparsa la solita: banale nella manovra, inconcludente sotto porta, facilmente violabile lungo le fasce. Tanto che il Cosenza si era reso già pericoloso al 23' con Zaniolo il cui tiro ravvicinato era stato abilmente deviato di piede da Soviero.
Il tempo per inscenare dalla curva sud, e non solo, la solita contestazione del pubblico nei confronti del patron Aliberti, sempre più poco amato dalla tifoseria non solo quella della curva sud, e di Zeman, che la Salernitana trovava subito il pari: Bellotto entra in area e va giu su una spinta di Modesto. L'arbitro indica subito il dischetto e Tedesco trasforma. Quinto rigore stagionale per i granata, solo il terzo realizzato.
Da quel momento si è vista un'altra partita. Il Cosenza ha badato più a contenere il pari mentre la Salernitan ha iniziato finalmente a imbastire qualche pregevole azione. E quando Vignaroli, poco dopo il quarto d'ora della ripresa, ha trovato il colpo della giornata (palleggio aereo e pallone che s'insacca sul palo opposto) la partita si è praticamente chiusa.
da La città di Salerno lunedì 15 ottobre 2001
Vignaroli torna a far respirare la Salernitana
Rimonta (2-1) sul Cosenza I granata però non brillano
In un Arechi sempre più deserto Tatti porta in vantaggio i silani Di Tedesco su rigore il pareggio
di Michele Spiezia
Come direbbe Trapattoni, questa è una Salernitana utilitaria. Non soltanto nella cilindrata, anche nelle intenzioni. Tossisce ad ogni cavalcavia, rischia di fondersi, però almeno stavolta riesce ad arrivare per prima al traguardo perché conserva un po' di benzina senza lasciarsi infiammare da un Cosenza sterile 2-1 in una gara che è stata quasi tutta un diminutivo: non c'è stato l'atteso spettacolo (un po' di pathos l'ha riservato la bizzarra direzione arbitrale di Cassarà), non si sono viste le terrificanti verticalizzazioni offensive, non sono stati notati i vorticosi tagli e le continue girandole che mandano in bambola gli avversari, non ci sono state le dieci palle gol che dovrebbero caratterizzare ogni partita granata. Insomma, la sostanza della filosofia zemaniana (più di un mese fa Aliberti, stizzito, garantì che il processo di apprendimento della truppa sarebbe maturato proprio in questi giorni) ha ancora latitato dall'Arechi, sempre più vuoto (400 paganti in meno rispetto al Messina) ma almeno stavolta ha prodotto tre punti importanti per il futuro granata. Contava il risultato (suona strano ridursi a tanto quando si tratta di una squadra del boemo) e una Salernitana sicuramente più tonica e aggressiva, meno spregiudicata e certo più assennata, più corta e più compatta rispetto alle ultime opache e scellerate prestazioni l'ha conquistato non senza qualche difficoltà, superata più con la forza della volontà che con una supremazia tecnica e tattica. I tifosi hanno provcato a scaldarsi, dopo un avvio in un silenzio di tomba: anche se l'urlo pare sia stato tirato per ragioni di campanile: avessero dovuto cantare solo per lo spettacolo e la felicità avrebbero di certo rischiato il mutismo. Zeman ha presentato una Salernitana diversa davanti ad un Cosenza pure lui con l'assoluto bisogno di prender punti: non ha rischiato D'Antoni ed ha bocciato Camorani, Di Vicino e Arcadio. La presenza di Speranza in mezzo al campo le ha conferito più vitalità ma certo minor geometria, maggiore pressione ma minore lucidità: il Cosenza ha aspettato i granata al varco, pronto a colpire con ripartenze veloci, s'è fatto rimontare ed ha rischiato di perdere ancora più largamente se gli avanti granata avessero saputo dar corpo a veloci ripartenze troncate dalla lentezza dei suoi attaccanti. Per colpa di un pallone in più la partita s'era messa male. Dopo una partenza bruciante e incoraggiante (penetrazione rabbiosa di Campedelli al 7' con deviazione di Aldegani in angolo, sugli sviluppi del quale una girata di Gioacchini in area, su sponda di Vignaroli, avrebbe costretto il silano ad inarcarsi per evitare il gol) la Salernitana finiva in svantaggio. Non le era bastato il campanello d'allarme suonato al 23', quando Soviero era stato costretto ad impattare col piede una rasoiata dello marcatissimo Zaniolo: 13' dopo finiva al tappeto. Mentre un raccattapalle spediva un altro pallone in campo se ne impossessava dell'altro il giovane Modesto: volata in pompa magna sulla sinistra, Del Grosso superato di netto. Traversone che Zaniolo addomesticava a metà tra il fortunoso e il portentoso: Fusco tagliato fuori. Un giochetto per Tatti metterla dentro tra le proteste rabbiose, dei granata e di Zeman. Pareva l'inizio della fine e invece 3' dopo Bellotto si guadagnava il rigore facendosi affossare appena dentro l'area da Modesto. Trasformazione di Tedesco, e realizzata con freddezza. I brividi di paura regalavano una marcia in più alla truppa di Zeman nella ripresa. Più convinta e caparbia, limitava a zero i pericoli, cominciando un lavoro ai fianchi premiato dal capolavoro balistico (ma la complicità di Aldegani è parsa evidente) di Vignaroli che al 16' arpionava in area un pallone crossato da Del Grosso, e ricamava un velenosissimo destro che invece di tramutarsi in cross si trasformava nella parabola vincente spegnendosi all'incrocio.
dal sito www.salernitana.it
Una Salernitana attenta e volitiva si impone sul Cosenza vincendo all’Arechi la terza partita della stagione. Alla vigilia della sosta di campionato l’undici di Zeman ritrova la vittoria e i tre punti che riscattano in qualche modo la sconfitta patita contro il Messina. Due a uno il risultato maturato nel corso dei novanta minuti.
Dopo essere passata in svantaggio alla mezz’ora del primo tempo, la Salernitana risponde ai calabresi con un gol per tempo.
Contro il Cosenza Zeman propone delle novità nel reparto avanzato e nella mediana: Bellotto e Gioacchini vengono preferiti a Di Vicino e Arcadio. L’indisponibilità di D’Antoni dà, invece, il via libera a Daniele Speranza. In cabina di regia il giovane centrocampista è affiancato da Tedesco e Campedelli (valido sostituto di Camorani sulla corsia destra).
Inalterata la linea difensiva composta da Del Grosso e Tamburini sulle fasce. Fusco e Zoro come coppia centrale.
Nei minuti iniziali la Salernitana, spingendo il piede sull'acceleratore, arriva ad impensierire Aldegani in più di un’occasione. Buona la manovra della squadra granata che al 9’ passa in vantaggio ma il gol di Bellotto viene annullato per off-side. Con il trascorrere dei minuti la Salernitana rallenta leggermente il ritmo permettendo agli ospiti di rendersi pericolosi. Al trentacinquesimo minuto è il Cosenza, inaspettatamente, a sbloccare il risultato passando in vantaggio con Tatti : Zaniolo recupera in area una traversone dalla sinistra e serve l’attaccante rossoblù, il tiro non particolarmente difficile ma da distanza ravvicinata, sorprende Soviero. La rete del vantaggio scatena le proteste dei calciatori granata che chiedono a Cassarà ed ai suoi assistenti l’annullamento del gol; in campo, infatti, l’arbitro non ha ravvisato la presenza di due palloni al momento del tiro. La Salernitana cerca l’immediata reazione e ritorna a pressare la retroguardia calabrese. Passano cinque minuti e l’undici di Zeman acciuffa il pari grazie a Tedesco che realizza dal dischetto il penalty concesso per l’atterramento in area di Bellotto (fallo di Modesto). La gara si fa un tantino dura e nel giro di pochi minuti vengono ammoniti Campedelli e Parisi. Punito con il giallo anche l’estremo difensore Aldegani, reo di aver raccolto il pallone fuori dall’area. Sul calcio di punizione concesso da Cassarà, è ancora Tedesco a rendersi pericoloso con un tiro a girare ben calibrato che viene deviato in angolo.
Nella ripresa la Salernitana entra in campo determinata più che mai a far sua la partita. Vignaroli crea una buona palla gol che Aldegani sventa con una parata a terra. E’ solo la premessa del vantaggio che arriva puntuale al 15’. La Salernitana arriva al raddoppio con Vignaroli; da posizione defilata l’attaccante imprime, con una mezza rovesciata, una traiettoria impossibile alla palla. La sfera supera la retroguardia cosentina e termina sotto la traversa nell’angolino opposto. La gara giunge al termine senza eccessive emozioni. Zeman è costretto a sostituire Tedesco, infortunatosi al ginocchio nello scontro con il compagno Speranza. Né Camorani né Lazzaro (sostituto di Bellotto) riescono ad impensierire oltremodo la retroguardia avversaria. Le due squadre giocano i minuti finali in dieci contro dieci per l’espulsioni di Di Vicino e Moscardi (somma di ammonizioni).
Queste le occasioni salienti della partita:
Primo Tempo
6’ Campedelli riceve palla alla trequarti, entra in area e prova il tiro che termina di poco fuori
7’ Del Grosso crossa in area, Vignaroli per Gioacchini che di testa impegna Aldegani in tuffo
9’ gol annullato alla Salernitana; Gioacchini serve ottimamente Bellotto in corsa, il tiro viene respinto dal portiere che non trattiene, sulla respinta Bellotto mette in rete, l’arbitro ravvisa un fuorigioco.
22’ Soviero chiude con i piedi il tiro di Zaniolo, lanciato a rete da Giandebiaggi
23’ ammonizione per Moscardi, fallo su Gioacchini
31’ Speranza tira una gran botta dai 30 metri impegnando Aldegani in tuffo con i pugni
35’ Cosenza in vantaggio; Tatti serve in area Zaniolo che supera Soviero per il momentaneo vantaggio (vane le proteste dei granata verso Cassarà che non ha notato la presenza di un secondo pallone in campo giusto sulla traiettoria della palla gol)
39’ Bellotto viene trattenuto in area da Modesto, per Cassarà si tratta di calcio di rigore
40’ pareggio della Salernitana;dal dischetto Tedesco realizza il gol del pareggio
42’ cartellino giallo per Campedelli
43’ ammonito Parisi per il fallo su Gioacchini
45’ Aldegani raccoglie palla fuori dall’area, Cassarà ammonisce il portiere rosoblù e concede la punizione dal limite ai granata
46’ punizione a girare di Tedesco, la palla viene deviata in angolo da Paschetta
48’ scaduti i tre minuti di recupero le squadre vanno negli spogliatoi; 1-1 il risultato
Secondo Tempo
2’ pericolo per la Salernitana; Giandebiaggi supera due avversari ed entra in area, il tiro viene ribattuto nell’area piccola da Zoro
4’ cross di Del Grosso, in area raccoglie Vignaroli che impegna Aldegani in una parata a terra
15’ vantaggio della Salernitana; mezza girata di Vignaroli da posizione impossibile, la palla scavalca difesa e portiere e si infila sotto la traversa nell’angolino opposto
18’ triangolo Campedelli - Del Grosso – Campedelli; bravo Modesto ad anticipare di testa il nazionale U.21
20’ Zaniolo viene sostituito da Morante
23’ scontro fortuito tra Speranza e Tedesco, ha la peggio l’esterno siciliano che viene sostituito da Camorani
28’ Zeman fa entrare Lazzaro al posto di Bellotto
31’Campedelli vince un contrasto al limite dell’area, arriva sul fondo e mette al centro, la palla attraversa tutta l’area di rigore e viene poi spazzata da Giandebiaggi
33’ Vignaroli lascia il campo per Di Vicino
33’ Antonelli subentra a Strada
37’ Imbriani sostituisce Giandebiaggi
39’ Di Vicino tenta il tiro dal limite, si oppone Aldegani con i pugni e la difesa libera
44’ seconda ammonizione per Di Vicino che viene mandato negli spogliatoi
45’ espulso Moscardi per somma di ammonizioni
48’ Aldegani devia in angolo un tiro di Camorani dal limite
50’ triplice fischio di Cassarà
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