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10 Settembre 2001: Campionato: Salernitana 0 / Crotone 0

Cronaca || 10/09/2001

CAMPIONATO: SALERNITANA 0 / CROTONE 0

SALERNITANA (4-3-3): Soviero, Del Grosso, Fusco, Olivi, Tamburini, Campedelli (10' st Tedesco), D'Antoni, Camorani, Bellotto (20' st Di Vicino), Vignaroli, Arcadio (31' st Lazzaro). A disposizione: 22 Botticelli, 20 Capezzuto, 17 Zoro, 8 Luciani.
All. Zeman
CROTONE (4-4-2): Cesaretti (22'pt Piazza), Aronica, Juric, Giampà, Superbi (23' st. Cardinale), Pecorari, Zanoncelli, Porchia, Fialdini, Artistico, De Florio ( 35' st Pagliarini). A disposizione: 7 Sarli, 8 Leone, 27 De Simone, 55 Geraldi.
Allenatore: Cabrini.
ARBITRO: Palanca di Roma.
AMMONITI: Tamburini, Superbi, Juric e Cardinale.


Il Crotone riesce a bloccare sullo 0-0 i granata di Mister Zeman nella seconda partita casalinga di questa stagione.
Partita non esattamente esaltante, un primo tempo sbagliato dal punto di vista dell'approccio alla gara come ha rimarcato
il Boemo in conferenza stampa, parzialmente ripagato da una seconda frazione di gioco che ha visto, finalmente, una maggior circolazione di palla con
la conseguente creazione di limpide occasioni da rete. Siamo ancora nella fase dei "lavori in corso", ma ogni domenica si vedono dei piccoli passi avanti e quando finalmente
i calciatori avranno metabolizzato tutti gli insegnamenti del Tecnico i risultati, sia in termini di spettacolo che di punti, non tarderanno ad arrivare.

Ecco cosa dicono i giornali.


da La città di Salerno lunedì 10 settembre 2001

La Salernitana fa un passo indietro
Brutta prova col Crotone
Fialdini grazia i granata
UN PAREGGIO DELUDENTE


di Piero Delle Cave

Dopo aver assistito a Salernitana-Crotone chissà cosa avranno pensato coloro che avevano seppellito di critiche il 4-4 contro il Cittadella di una settimana fa. Pari anche ieri ma maturato dopo una gara noiosa, scialba, povera di emozioni, brutta. Un partita da dimenticare, di spettacolo se n'è visto davvero poco Alla Salernitana, alla fine, è andata pure bene. Perché se è vero che i granata hanno esercitato per larghi tratti della gara una certa supremazia territoriale, è altrettanto vero che la palla gol migliore di tutta la partita l'ha costruita il Crotone, al 14' del secondo tempo. Fialdini scatta sulla destra, sul filo del fuorigioco, e si presenta solo davanti a Soviero. Conclusione a botta sicura, palla sulla traversa e gli undicimila dell'Arechi possono tirare un bel sospiro di sollievo. Se Fialdini avesse segnato, la partita avrebbe preso sicuramente un'altra piega. La Salernitana di ieri non è piaciuta. Nel primo tempo non ha mai tirato nello specchio della porta. Troppo legati gli uomini di Zeman, eccessivamente preoccupati, poco reattivi. Il boemo, elegantissimo nella nuova divisa sociale, è rimasto a guardare. Spesso impietrito di fronte al non gioco della sua squadra. Mai una giocata in velocità, mai un taglio degli attaccanti, rarissimi gli uno-due degli esterni. Zero pressing, zero aggressività, zero sovrapposizioni. L'unico comandamento del verbo zemaniano applicato all'Arechi è stato il fuorigioco. Un'arma utilizzata, sia pure con qualche rischio, con frequenza superiore ad altre esibizioni. 45 minuti regalati agli avversari. Nel primo tempo è stato il Crotone ad avere l'occasione per passare: Tamburini provvidenziale (22') salva in angolo su tiro di Fialdini. Poi al 39' Soviero in uscita intercetta un pallone pericoloso messo al centro da Giampà. Granata assenti nello score della prima frazione. Palloni lunghi regalati al Crotone, attaccanti mai al tiro. Nel secondo tempo, per fortuna, la Salernitana è entrata in campo con un altro spirito. E' rimasta più corta, ha spinto e tenuto dietro il Crotone. Non c'è stato quel pressing feroce e quella carica agonistica che ci si poteva aspettare. Ma se non altro si è vista una squadra diversa, sicuramente migliore del primo tempo. Tamburini (buono il suo contributo in fase offensiva nella ripresa) diventa l'ispiratore delle trame d'attacco più interessanti. Guadagna il fondo in due occasioni ma né Bellotto, né Vignaroli piazzano la deviazione vincente. Il Crotone, guardingo e ben messo in campo da Cabrini (il bell'Antonio era in odore di esonero e si giocava tutto), ha tenuto botta non rinunciando mai al contropiede. Prima della traversa di Fialdini, Artistico su assist di Deflorio aveva sprecato una favorevole occasione. Zeman è costretto a cambiare: entra Tedesco al posto di Campedelli e Camorani va a destra. Poi spazio a Di Vicino al posto di Bellotto. L'ex napoletano dà un pizzico di vivacità in più ma ha il torto di sprecare la migliore occasione costruita dalla Salernitana nei novanta minuti. Sull'assist di Tamburini, però, la sua conclusione è troppo centrale e Piazza, subentrato a Cesaretti nel primo tempo, riesce a respingere. Poi tocca a Lazzaro, atteso con grande curiosità. L'argentino (gran fisico) fa ''salire'' con maggiore facilità i centrocampisti, tenta la conclusione dalla lunga distanza (44') ma per la verità non riceve molti palloni giocabili. L'ultima emozione è firmata Tamburini. Sfortunata la sua conclusione, palla sull'esterno della rete e illusione del gol. Poco, troppo poco per vincere una partita che la Salernitana non avrebbe meritato di far sua. Ma cinque punti dopo tre partite sono un bottino invidiabile per una formazione giovane e che può e deve crescere. Lo spettacolo è rimandato alla prossima occasione.  

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