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Notizie

18 Ottobre 1999: Esordio senza fortuna in Turchia

Cronaca || 18/10/1999

L'esordio del Mister: Zdenek perde la partita d'esordio....Il Fenerbahce ha infatti perso 2-0 con il Trabzonspor la prima partita di campionato con il tecnico boemo in panchina (I gol per il Trabzonspor sono stati firmati da Vugrinec e Osman).......i suoi schemi hanno bisogno di un po' di tempo per essere assimilati........in più ci si è messo il pubblico......come lui stesso ha detto..."C'è tanto da lavorare".

Riportiamo gli articoli sulla partita.



da La Gazzetta dello Sport di Domenica 17 Ottobre 1999

A Trebisonda Zeman perde nella bolgia

L’ESORDIO DEL BOEMO
NEL CAMPIONATO TURCO
Due espulsi, cariche della polizia, comincia con un passo falso l’avventura di Zdenek che schiera due attaccanti e non tre: "C’è tanto da lavorare"


DAL NOSTRO INVIATO

TREBISONDA - La strada turca di Zdenek Zeman comincia in salita. Il suo Fenerbahce esce con le ossa rotte da Trebisonda: due a zero e uno spiacevole contorno fatto da due espulsi e un illustre infortunato, il terzino turco-tedesco Mustafa. Il tutto mentre il Galatasaray, vincendo, s'è portato a più quattro in classifica. "C'è da lavorare", ha chiosato il boemo alla fine quando s'è sforzato di salvare l'ora di gioco iniziale della sua nuova squadra, prima delle doppia espulsione, Alpay per fallo da ultimo uomo e Ogun per proteste, che ha spezzato ogni speranza di rimonta e spianato la strada al raddoppio del Trabzonspor.
Attenzione però: di Zeman s'è visto poco o nulla. Quattro giorni sono pochi: l'aveva detto lui prima di cominciare e il campo gli ha dato ragione. Anzi, il tecnico è stato persino cauto all'inizio: due punte e non tre come vuole il suo copione tattico preferito anche se ha detto di considerare Sergen, partito più arretrato sulla fascia, "uno alla Del Piero o alla Savicevic", una punta aggiunta insomma. La partita non s'è svolta a una velocità "italiana". Ma Zeman è convinto che il colpo d'acceleratore debba arrivare da qualcos''altro. "Il problema è tattico". Cercasi organizzazione. Ieri tra i suoi se n'è vista poca, pochissima.
S'è cominciato con un chiasso infernale e con qualche colpo di pistola (a salve). Prima della partita c'è stata anche una carica della polizia nel settore dei tifosi ospiti. Zeman ha scelto la tuta, lasciando la giacca in valigia. All'ora di pranzo aveva studiato un altro po' di calcio turco, lasciando il ritiro di Macka per andare a vedere la sfida delle due Under 21. In panchina s'è seduto vicino all'interprete Bilgic. Quindi tutti in piedi per ascoltare l'inno turco.
Il problema di comunicare resta quello più complicato da risolvere. E non è soltanto un problema di lingua, anche se è stato varato una specie di codice calcistico, una sigla per ogni concetto per semplificare l'itinerario Zeman-interprete-giocatori. "Io le idee ce l'ho, il problema è trasmetterle", ha detto il tecnico alla fine, mentre i giornalisti turchi cominciavano a stuzzicarlo sugli infortuni frutto del "troppo lavoro". In realtà la difesa in linea non s'è mossa male, mentre è davanti che il romeno Moldovan e il bosniaco Bolic non paiono la fine del mondo.
Il Fenerbahce è stato freddato dal gol di Osman, incassato dopo dieci minuti. Quindi la partita ha vivacchiato con la pressione disordinata della squadra di Zeman. Fino a quando dopo mezz'ora del secondo tempo è venuta la doppia espulsione e sei minuti più tardi il gol del croato Vugrinec. E' stato in quel momento che Zeman s'è messo a scrivere qualcosa, forse per sfogare la frustrazione da incomunicabilità. A fine partita, mentre i suoi dirigenti si scatenavano contro l'arbitro, il boemo non ha fatto una piega. Nella notte è tornato a Istanbul con molti pensieri per la testa. E' ancora presto per chiedersi "chi me l'ha fatto fare?", ma l'impresa cominciata ieri non sarà facile.

Valerio Piccioni



da La Gazzetta dello Sport di Lunedì 18 Ottobre 1999

ESTERO
I giornali turchi assolvono Zeman


ISTANBUL - I giornali turchi hanno dato molto risalto all'esordio di Zeman sulla panchina del Fenerbahce e i commenti sono stati positivi, nonostante la sconfitta per 2-0 sul campo del Trabzonspor. Più che all'allenatore boemo, i media di Istanbul hanno attribuito la causa della sconfitta al clima di tensione creato dai tifosi del Trabzonspor.

Il «Fanatic» ha scritto: «Era impossibile vincere in quello stadio.
L'arbitro ha espulso due giocatori senza motivo, ma la squadra di Istanbul, anche con nove giocatori, ha dato battaglia fino all'ultimo. Bravi i giocatori, bravo Zeman. Hanno cercato il gol fino alla fine».

«Hurriyet» è molto più drastico: il titolo è «Federazione mafiosa».E il commento è il seguente: «Il Fenerbache ha battuto l'avversario ma non ha potuto battere l'arbitro. Durante tutta la partita i tifosi del Trabzonspor hanno lanciato pietre e bottiglie sul campo ma nessun intervento della polizia. Con Zeman la squadra è cambiata: malgrado la sconfitta si lotta fino alla fine».

Su «Fotomatch», il titolo è: «Notte di inferno a Trabzon». Negli articoli i complimenti al tecnico boemo sono espliciti. «E' stato bravo Zeman, la squadra ha dimostrato coraggio. Zeman ha mantenuto le sue promesse, ha detto che si vedrà dello spettacolo, ma non ha potuto prevedere questo disastroso arbitraggio. Complimenti a Zeman, che continui così e il Fenerbahce uscirà dalla crisi».