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Notizie

13 Novembre 2000: Zdenek esonerato....

Cronaca || 13/11/2000

ZEMAN ESONERATO...

Lunedì 13 Novembre 2000. Finisce l’avventura del tecnico Boemo all’ombra del Vesuvio. Con una decisione che lascia interdetti, ma che si era abbondantemente capita già dalla sera prima, la coppia di presidenti, con il supporto tecnico di Gigi Pavarese, esonera Zdenek Zeman e lo solleva dal ruolo di allenatore del Calcio Napoli. La decisione deve essere costata parecchia fatica a Ferlaino e a Corbelli che si sono riuniti a lungo, Ferlaino nella sua villa a Capri, Corbelli in giro per affari. Dopo le dichiarazioni di comodo di lunedì scorso (‘Non sono 3-4-5 sconfitte a cambiare una situazione’), la società ha così deciso di prendere la decisione peggiore dopo una partita in cui invece si erano visti segnali di ripresa. Un primo tempo di buon livello con un vantaggio meritato ed una ripresa che vedeva sì un’involuzione sotto il profilo del gioco , ma che ci restituiva gli azzurri battuti solo da un calcio di rigore inventato di sana pianta….( ringraziamo il presidente Corbelli per aver dichiarato che il rigore c’era: è il primo presidente che non solo non si lamenta a ragione ma che anzi, pur di giustificare decisioni che in pochi hanno compreso, riesce a darsi contro). Così non sarà il Vesuvio ad assistere alla nascita della nuova Zemanlandia… ci dispiace per i tifosi del Napoli che avevano dimostrato tanta stima e tanto affetto nei confronti del Mister, per chi nella società credeva veramente nel progetto Zeman e per tutti quelli che avevano accolto l’arrivo del Boemo a Napoli come un’occasione di pronto riscatto per la squadra azzurra che dopo 2 anni di purgatorio tornava ad assaporare l’aria della massima serie……
Si potrebbe parlare di gufi, avvoltoi e strani personaggi che hanno accompagnato l’avventura napoletana del Mister… ma lasciamo stare: la loro meschinità è a nostro parere un marchio indelebile che li accompagnerà per sempre e se la mattina continueranno ad avere la forza di guardarsi allo specchio senza provare ribrezzo non saranno certo le nostre parole ad illuminarli sulla pochezza della loro essenza….
E’ finito un capitolo…. La Storia continua: in bocca al lupo Mister!

Ecco gli articoli sull'esonero.



da La Repubblica di lunedì 13 novembre 2000

Finita l'avventura del boemo sulla panchina azzurra
Corbelli e Ferlaino ingaggiano l'ex del Torino
Zeman esonerato il Napoli a Mondonico Decisivo il pareggio con il Perugia


NAPOLI - Adesso è ufficiale: l'avventura di Zdenek Zeman sulla panchina del Napoli è finita. Inizia l'éra di Emiliano Mondonico, chiamato d'urgenza al capezzale della formazione azzurra. L'accordo tra l'ex del Torino e la coppia Ferlaino-Corbelli risale ormai ad una settimana fa. Sino ad ora era rimasto congelato, poi - dopo il pari di Perugia - la fiducia a tempo concessa al boemo è scaduta. Si cambia guida, con la speranza che arrivino anche i risultati.
Per Zeman è il quinto esonero della sua carriera dopo i licenziamenti decisi da Parma, Lazio e Fenerbache. Due punti in sei giornate e ultimo posto in classifica, questo il disastroso inizio di stagione della squadra biancazzurra, tornata in serie A dopo gli anni bui della retrocessione in serie B.
La decisione, che era nell'aria dopo il pareggio di ieri con il Perugia, è stata presa all' unanimità dal gruppo dirigente.
In tarda mattinata il commento di Corbelli che anticipava gli scenari della giornata: "Il Napoli ha fretta di sostituire Zeman. In un momento così difficile, lasciare la squadra senza allenatore, anche un'ora in più, è un fatto negativo. Speriamo, quindi, che Mondonico risolva al più presto i suoi problemi del Torino e possa venire a Napoli per cominciare il suo lavoro".
E' un Giorgio Corbelli deciso ma sereno quello che affronta questa nuova e, per certi versi, inaspettata svolta della sua breve vita da dirigente calcistico.
"Stiamo lavorando per risolvere il problema già da ieri - aggiunge il presidente - ma anche stamani mi sono sentito lungamente al telefono con Ferlaino e con gli altri collaboratori. La decisione di offrire a Mondonico la possibilità di allenare il Napoli era stata già presa, ma occorreva rispettare certi tempi tecnici. Pavarese, ad esempio, ha dovuto avvertire Zeman stamattina".
"Ora è necessario che la situazione si sblocchi al più presto - aggiunge Corbelli - anche perchè sostituire un allenatore in corsa non è di per sè una cosa facile. Figurarsi poi in un momento come questo. Noi vorremmo ridurre al minimo gli aspetti negativi che una sostituzione sulla panchina comunque comporta. Appena Mondonico potrà liberarsi cominceremo a lavorare". E così ora inizia il lavoro.



da Il Messaggero di martedì 14 novembre 2000

Tanti controsensi e comica finale


di VINCENZO CERRACCHIO
Hanno cacciato Zeman perché avevano paura che cominciasse a vincere. Perché un rigore fasullo, di quelli che avrebbero riempito "processi" per un mese solo lo avessero fischiato contro un potentato qualsiasi, gli ha impedito di cominciare a raccogliere il frutto di quei semi sparsi in un deserto tecnico, nell’aridità di menti troppo piccole. Solo Zeman poteva riaggiustare in corsa questo Napoli povero nonostante i miliardi di Stream, lui che dalle rape sa cavare sudore e non sangue, che riesce a farsi capire e forse amare solo quando i giocatori, imballati dai gradoni, scoprono d’incanto di volare, di arrivare in porta con tre passaggi. Rileggetevi i nomi del Napoli, capirete che il tempo ci vuole: non è la Lazio, non è la Roma, non è neanche il Foggia, che almeno aveva gente sana.
Povero Corbelli quando lo esonera in diretta tv, dichiarando candido che la squadra non c’è fisicamente: fra tutti i pretesti ha scelto il più comico. Che ha fatto Zeman? Ha rotto giocatori già rotti? Ha preferito lui Coppola e Mancini a Toldo o Peruzzi? O pensate davvero che Mondonico si salvi con Paquito e Quiroga? Poveri ultrà, urlanti e strumentalizzati come sempre, orfani ancora di Maradona, perché la coca non è peccato ma è reato non aizzare le folle, non presenziare in tv, non mollare biglietti, sostituire Sesa se fa di testa sua e non è Diego, almeno sul campo. Povero Ferlaino che pensava di piegare Zdenek alla "ragion di Napoli", usarlo e svenderlo a tempo debito.
Non è un profeta, Zeman. Ma scegliendolo si fa una scelta di vita, quindi di calcio. A lungo raggio. Potevano non saperlo in Turchia, nei supponenti diarchi partenopei c’è stata, come minimo, incompetenza. Mondonico scende al Sud per la prima volta: si agiterà, scoppietterà in panchina, poi sotto i baffi ci dirà come si resta in paradiso. Lo accusano di essere un buon prete di campagna: e allora si affidi, come tradizione, a San Gennaro.



da La Repubblica di martedì 14 novembre 2000

Tommasi: Zeman aveva solo bisogno di tempo


FIUMICINO - "Mi dispiace, perchè il calcio è il suo lavoro. Probabilmente aveva soltanto bisogno di tempo". Damiano Tommasi, centrocampista della Roma e 'pupillo' di Zeman, si rammarica per l'esonero del tecnico boemo da parte del Napoli. "Purtroppo il calcio è fatto anche di queste cose, spesso paga l' allenatore - ha detto Tommasi, di rientro dal Kosovo - Sono dispiaciuto, perchè oltre che come allenatore, apprezzo tanto Zeman come uomo". Il centrocampista ha anche parlato di nazionale: "Trapattoni sta lavorando bene. Credo che i risultati gli stiano dando ragione, così come tutti i giocatori che di volta in volta convoca in azzurro".



da La Gazzetta dello Sport di martedì 14 novembre 2000

Il tecnico boemo licenziato malgrado il pari ottenuto a Perugia. La società ha chiuso con l'ex allenatore del Torino che ha firmato fino al giugno 2001.


Luca Taidelli
NAPOLI, 13 novembre 2000 - Zdenek Zeman non è più l'allenatore del Napoli. Il tecnico è stato esonerato stamattina dopo il pareggio di ieri a Perugia (1-1). Ha dunque avuto l'esito previsto la riunione che si è svolta stamani tra i vertici dirigenziali del Napoli. E' stato appena comunicato il nome del sostituto, Emiliano Mondonico, che domani dovrebbe essere a Soccavo per la presentazione ufficiale.
Salvato dopo il tragico 1-2 con il Vicenza di domenica scorsa, Zeman salta dunque dopo il pari di Perugia, dove la squadra aveva dato segni di ripresa ed era stata raggiunta solo per un rigore inventato. Che la testa del boemo sarebbe caduta lo si era capito già ieri con le parole di Giorgio Corbelli - il braccio della diarchia societaria insieme alla mente Ferlaino - nel corso della "Domenica Sportiva": "La posizione di Zeman si è indebolita - aveva detto tra lo stupore generale - siamo molto preoccupati, domattina (oggi ndr) decideremo il da farsi". Zeman paga per tutti, dunque. Ci può stare che paghi per i non risultati (due punti sui diciotto diponibili, 6 gol fatti e 14 subiti, peggior difesa del torneo), non che lo debba fare per i troppi infortuni di acquisti giunti rotti o rattoppati (Vidigal e Moriero i casi più eclatanti) e men che meno per la sua mancanza di comunicativa, lui che parla come un ventriloquo e sorride ogni anno bisestile in una città in cui parole, humor e calore scorrono a fiumi. Zeman paga l'incapacità di aspettare di questo calcio tritatutto e la sua mancanza di flessibilità, lui che persegue un'idea esasperata e romantica di calcio "tutto o niente", con ritmi insostenibili che portano le sue squadre a primi tempi a mille e riprese sulle ginocchia (i match con Juve e Perugia ne sono l'emblema).
Tutto ciò non solleva però Corbelli e Ferlaino dalle proprie responsabilità. Come gioca Zeman lo sanno anche i bambini. O credi nel progetto e gli dai tempo e modo di realizzarlo o ti affidi da subito all'italico realismo di un Mondonico.