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Notizie

22 Ottobre 2000: Napoli-Bologna 1-5. Tabellini, articoli, interviste.

Cronaca || 22/10/2000

NAPOLI 1 / BOLOGNA 5

NAPOLI: (4-3-3) Coppola; Troise, Baldini, Fresi, Pineda; Pecchia, Matuzalem, Tedesco; Moriero, Amoruso, Sesa. (32 Mancini, 3 Quiroga, 13 Jankiloski, 28 Afolabi, 14 Russo, 5 Magoni, 25 Di Vicino). All.: Zeman
BOLOGNA: (4-4-2) Pagliuca; Falcone, Bia, Castellini, Wome; Nervo, Lima, Olive (38' st Maresca), Locatelli; Oliveira (22' st Piacentini), Signori (42' st Cruz). (22 Roccati, 27 Galli, 6 Brioschi, 21 Binotto). All.: Guidolin
ARBITRO: Rosetti di Torino
RETI: nel pt 3' Wome, 23' Baldini (aut); nel st 6' Signori, 17' Moriero, 30' Signori, 48' Cruz.



Stadio San Paolo, ore 15.00: i giornali l'avevano dipinta come la partita di inizio campionato per il Napoli, viste le prime due inabbordabili partite disputate con Juve ed Inter che hanno caratterizzato l'avvio di campionato della squadra partenopea. Probabilmente ci si aspettava una vittoria, con un Napoli esaltante e ricco di gioco, ma così non è stato.
Purtroppo la partita è stata segnata dal quarto minuto di gioco, un episodio, una punizione ha affievolito le speranze dei tifosi azzurri, completamente distrutta con il pasticcio combinato da Baldini, ma soprattutto da Coppola al 23'.
Ma la squadra di Zdenek non si lascia andare, al contrario dei tifosi, e ringhia all'attacco dei rossoblu per accorciare le distanze. Sicuramente il miglior gioco espresso dal Napoli si è avuto con l'inizio del secondo tempo, ma il mancato rientro di Pineda lascia spazio a Signori per compromettere definitivamente quella che poi inevitabilmente si rivela una catastrofe.
Abbiamo visto e rivisto questa partita, le azioni, i gol prima di deciderci a scrivere il nostro breve articolo, con queste conclusioni:
1) Purtroppo il livello tecnico di molti dei giocatori non è esaltante.
2) Gli schemi del Mister sono molto semplici, non richiedono (come alcuni pensano) delle eccellenti doti tecniche, ma i giovani azzurri dovrebbero seguirli....ed ascoltare con umiltà i consigli dati da chi ha maggior esperienza....
3) Peccato quel rigore non dato sul palo di Amoruso (guardate la maglia di Moriero!).
4) Che sfortuna!!!, E' sì.....che sfortuna!!!!


Ed ora eccovi gli articoli che seguono la partita.


da Corriere del Mezzogiorno di lunedì 23 ottobre 2000

Quattro assenti di spicco, debutta Pineda. Ballottaggio Mancini-Coppola. Il boemo: "Dobbiamo esser noi a meritare la fiducia della gente"
Il Napoli e Zeman alla conquista di Napoli
Fermi anche Stellone e Baccin, con il Bologna è emergenza: "Ma si può vincere giocando bene"


NAPOLI - C'erano dubbi, adesso solo certezze: la sorte è carogna. C'era il sospetto del vittimismo più acceso, ora c'è la sicurezza matematica che una seppur flebile lamentela sarebbe legittima: bisognerà ingraziarsi la dea bendata, spingerla verso Soccavo, invocarne un pizzico d'attenzione; bisognerà rimuovere quella sorta di maledizione che ha fatto del Centro Paradiso un inferno e che ha eliminato anche Stellone e Baccin dall'elenco dei convocati di Zeman: niente Bologna, com'era già assodato per Saber e Vidigal. Bisognerà chiedere intercessione in Alto; o forse basterà meno, assai meno, per allontanare questa cappa opprimente che s'è impossessata di Napoli: forse basterebbe liberarsi del Bologna, restituire all'ambiente l'entusiasmo abbagliante di quell'ora con la Juventus.
Pure quello era il Napoli di Zeman. Non aveva i Salas e Montella promessi, aspettava i Mancini e i Pineda garantiti: pure quel Napoli di Zeman aveva un solo obiettivo, vincere divertendo. Per salvarsi. Juve e Inter hanno lasciato scoramento, Zeman.
E ora quanto vale questa gara con il Bologna? "Mi aspettavo peggio, perché il calcio è questo: alla fine, si dimenticano gli avversari e si ricordano le sconfitte. La sfida odierna vale tre punti, come le altre".
Emergenza piena: mancheranno Saber, Vidigal, Stellone e Baccin. "Ci adattiamo, perché io credo nel gruppo. Con pazienza, questa squadra può crescere: credo in quel che faccio e credo nei ragazzi".
A un progetto va forse concessa una maggiore apertura di credito? "Dovremo guadagnarcela con il gioco. L'atmosfera è lievemente pesante, però altrove non si vivrebbe meglio. Secondo me abbiamo le qualità per convincere l'ambiente che in questo Napoli si può aver fiducia. Ma devono esserne convinti anche i giocatori".
Che per un tempo e oltre, con la Juve, hanno mostrato d'aver capito il suo calcio. "Poi a Milano abbiamo disfatto quella prestazione. Ricominciamo dalla prima ora con la Juventus. Ho visto, a inizio settimana, una squadra un po' giù moralmente. Ora mi pare vada benino. Staremmo ancora meglio se dovessimo vincere".
Ventuno convocati: vuole insegnare anche ai giovani che nel calcio esistono responsabilità? "Voglio far assaporare, a chi è nelle facoltà di farlo, il clima della partita. È un modo per creare il gruppo, per formarlo, per rinforzarlo. Pure chi non gioca deve sentirsi parte integrante". Si può dire che il campionato comincia oggi? "È cominciato contro la Juve, ed abbiamo perso due partite. È vero che erano avversari di altro livello, pero ci abbiamo giocato. I tornei di serie A durano trentaquattro giornate, non trentadue".
Giornata di ballottaggi: c'è quello tra Mancini e Coppola. "Dirò direttamente ai giocatori chi andrà in campo e chi in panchina. Il portiere fa parte del gruppo, non verrà trattato diversamente: mai dato la formazione prima ai giornali e poi a loro. Mancini è un buon portiere, al quale manca la partita: ma sta da dieci anni in porta....". C'è Signori, dall'altra parte. "Abbiamo un buon rapporto, siamo stati bene a Foggia e Roma. Ha rappresentato qualcosa per il Foggia e qualcosa per la Lazio, credo che ancor'oggi il suo nome abbia un peso nella storia delle due società. Alla Lazio smise d'essere leader quando arrivò Eriksson, che portò con sé qualche giocatore dalla Sampdoria".
C'è un Bologna tonico. "Ha battuto bene il Milan ed aveva giocato meglio della Roma, nel primo tempo, al debutto. Squadra che difende con sette uomini al di qua del pallone, secondo le regole del calcio moderno".
Lei ha Moriero in più, che annuncia un Napoli determinato. "Speriamo lo sia anche in campo. Io ci credo, loro pure. Speriamo...".
Antonio Giordano




da Il Mattino di lunedì 23 ottobre 2000

Al San Paolo cinquina del Bologna. Zeman in pericolo, oggi Corbelli e Ferlaino decidono che fare
Il Napoli: altri 5 passi nella crisi
La sconfitta scatena i teppisti: guerriglia a Fuorigrotta, 18 feriti, arresti e denunce


1-5, una disfatta. Dopo le sconfitte con la Juventus (1-2 al San Paolo) e con l’Inter (3-1 a San Siro), il Napoli è crollato ieri a Fuorigrotta contro il Bologna. 5-1 il risultato in favore della squadra ospite. Gol di Wome, Signori (2), Cruz e autorete di Baldini. Firmata da Moriero l’unica rete degli azzurri, confermatisi deboli in attacco e catastrofici in difesa. Il portiere Coppola, cui Zeman (foto a destra) ha dato fiducia nonostante l’arrivo di Mancini, ha offerto una prestazione da dimenticare. Ma è la squadra nel suo insieme che ha del tutto deluso.
Bilancio catastrofico. Con questo risultato, il Napoli rimane ultimo in classifica con zero punti e 10 gol subiti. Una situazione allarmante, che evoca lo spettro della serie B e che ha provocato tensione e contestazioni tra le frange estremiste del tifo, purtroppo sfociate in deprecabili manifestazioni di violenza.
Gli incidenti. Gruppi di teppisti hanno provocato scontri all’interno e all’esterno dello stadio. Tra piazzale Tecchio ed il Viale Augusto ci sono stati tafferugli, incendi di cassonetti, lanci di pietre e bottiglie, tre auto della polizia danneggiate. Mentre due elicotteri sorvolavano la zona, la polizia in assetto antisommossa ha fronteggiato i teppisti facendo ricorso ai lacrimogeni. Dieci persone sono state arrestate, 7 denunciate, un minorenne consegnato ai genitori. Alla fine si sono contati 18 feriti tra poliziotti e carabinieri. Tra i refertati anche un vicequestore ed un funzionario di polizia.
Vertice in società. Oggi Corbelli e Ferlaino valuteranno insieme la situazione. A rischio la posizione di Zeman, il quale ha dichiarato: "Certe scelte non spettano a me ma ai dirigenti". Interpellato sulle possibilità della squadra, l’allenatore ha detto ancora: "Penso che possa salvarsi".



da La Gazzetta dello Sport 23 ottobre 2000

di Fabrizio Salvio

Napoli - Bologna 1-5

Min. COMMENTO
PRIMO TEMPO
1' La partita inizia con il Bologna subito all'attacco.
1' Punizione dalla distanza di Wome, palla abbondantemente a lato.
4' GOL DEL BOLOGNA: Wome su punizione da 30 metri infilia l'angolo alto alla destra di Coppola
8' Punizione per il Napoli dal vertice destro dell'area: il cross di Tedesco è respinto con i pugni da Pagliuca
12' Palla gol per il Bologna su azione successiva ad angolo. Il tiro di destro di Signori è respinto da Coppola
16' Il Napoli cerca di fare gioco, ma fatica molto a portare la palla vicino all'area di rigore avversaria
21' Napoli pericoloso con un cross dalla sinistra di Matuzalem, sul quale Amoruso e Moriero arrivano tardi
23' GOL DEL BOLOGNA: incredibile autorete di Baldini, complice Coppola che, pressato da Signori, spara il pallone addosso al compagno. Dalla carambola, la sfera finisce in rete.
26' Punizione di Sesa, palla di poco sul fondo. Subito dopo, cross di Sesa, Pagliuca esce a vuoto, Amoruso non ne approfitta.
31' Napoli ancora pericoloso con Amoruso, che in piena area, su cross di Pineda dalla sinistra, controlla di petto ma viene chiuso al momento del tiro.
33' Gran tiro su punizione di Sesa, con palla che passa a pochissima distanza dal palo alla sinistra di Pagliuca.
37' Punizione dalla metà campo di Wome direttamente in area, Olive colpisce di testa e Coppola, fischiato dal pubblico per l'errore precedente, para senza grandi difficoltà.
39' Signori ci prova due volte nella stessa azione. Il primo tiro, su punizione, è ribattuto dalla barriera, il secondo sorvola altissimo la traversa.
42' Gran punizione di Oliveira dai 20 metri, Coppola si riscatta dall'errore sul secondo gol volando a deviare sopra la traversa.
46' Dopo un minuto di recupero, l'arbitro Rosetti fischia la fine del primo tempo.
SECONDO TEMPO
1' Si ricomincia con il Napoli subito pericoloso: Amoruso si gira bene in area, ma il suo tiro è respinto con i piedi da Pagliuca.
3' Palo del Napoli, ancora Amoruso protagonista. Il suo tiro di destra a colpo sicuro a pochi metri da Pagliuca incoccia in pieno nel legno.
5' Ancora Napoli in avanti, Pineda tira dal vertice sinistro dell'area, palla di poco alta.
7' GOL DEL BOLOGNA: micidiale contropiede di Signori, che supera Coppola in uscita e deposita in rete.
9' Punizione a due per il Napoli all'interno dell'area, il tiro di Sesa è ribattuto in uscita da Pagliuca.
13' Bella azione manovrata del Bologna, con Signori che, servito da un lungo cross proveniente da destra, rimette al centro dell'area senza che nessuno riesca a intervenire. Sul prosieguo dell'azione, Oliveira serve in profondità Signori, il cui tiro è respinto in angolo da Coppola.
18' GOL DEL NAPOLI: cross di Sesa dalla sinistra e Moriero, al centro dell'area, anticipa di testa la difesa.
20' Insiste la squadra partenopea con un tiro di Sesa parato a terra da Pagliuca.
29' GOL DEL BOLOGNA: tutto nasce da una bellissima azione di Falcone sulla destra. Sul suo cross, Signori aggancia di sinistro e tira: respinge Coppola, riprende l'attaccante e ancora Coppola di piede devia in angolo. Sul corner, gol dello stesso Signori da posizione impossibile. Tutto spostato a sinistra, l'attaccante calcia un pallone a metà tra il tiro e il cross che beffa Coppola, in colpevole ritardo.
40' Signori esce dal campo tra gli applausi del pubblico napoletano.
49' GOL DEL BOLOGNA: calcio d'angolo, Cruz di testa supera ancora un incerto Coppola.
50' Dopo 5 minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine dell'incontro. Bologna batte Napoli 5-1.



I partenopei restano a zero punti dopo l'1-5 casalingo, frutto di errori individuali e collettivi. Ne approfitta un Bologna robusto, con un Signori che fa la differenza. NAPOLI, 22 ottobre 2000 -. Comincia con gli ultrà che espongono uno striscione emblematico: "Campioni annunciati, scarti arrivati... Dirigenti avari, fuori i denari". Finisce con qualche bandiera data alle fiamme e una sonora fischiata che esprime più rassegnazione che rabbia. In mezzo, una squadra, il Napoli, che alla terza di campionato è già allo sbando, franata sotto il peso di cinque gol che sono il prodotto di incapacità, goffaggine e autolesionismo assortiti.
Se la prima rete di Wome, dopo pochi minuti dall'inizio, è frutto di una prodezza individuale, il raddoppio siglato dal Bologna su autorete di Baldini, vittima sfortunata di un rinvio folle del portiere Coppola, è da copertina di "Mai dire gol". Il terzo sigillo, di Signori, è un film visto decine di volte nelle squadre allenate da Zeman, con la difesa sbilanciata e infilata da una percussione dritto per dritto. La quarta marcatura è possibile ammirarla la domenica sui campetti parrocchiali, la quinta - di Cruz - è un gentile omaggio di una retroguardia e un portiere ormai in stato confusionale.
Ora per il Napoli, per questo Napoli, è tempo di interventi consistenti sul mercato, resi difficili dalla fretta, dalla penuria di giocatori disponibili e dalle limitate possibilità economiche, e di una paziente opera di ricostruzione psicologica dei giocatori in organico, afflitti, oltre che da evidenti limiti tecnici nella maggior parte di loro, anche da una disposizione tattica che li porta diritti al massacro. Insomma: vanno bene le diagonali, i tagli in attacco, la difesa in linea, ma se la qualità degli interpreti è quella che è, si fa il gioco dell'avversario, anche di un Bologna non certo attrezzato per l'alta classifica, ma robusto, impreziosito dalla classe di Locatelli, la velocità di Nervo, e con una coppia di punte esperte e veloci come Oliveira e Signori, andati a nozze contro una difesa rabberciata dagli infortuni e immiserita da giovanotti pieni di ardore agonistico e pochissimo altro. Certo, ad inizio ripresa il Napoli ha colpito un palo e un altro paio di volte è andato vicinissimo al gol. Ma appellarsi alla sfortuna, a quota zero in classifica e con all'orizzonte prevedibili, accese polemiche, sarebbe l'errore peggiore che si potrebbe commettere.