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15 Ottobre 2000: Inter-Napoli 3-1. I tabellini e gli articoli.

Cronaca || 15/10/2000

INTER 3 / NAPOLI 1

Inter: Frey; Ferrari, Blanc, Cordoba; Zanetti, Di Biagio, Farinos (12' s.t. Cauet), Macellari; Seedorf; Zamorano (40' s.t. Hakan Sukur), Keane (22' s.t. Recoba). All.: Tardelli.
Napoli: Coppola; Saber (27' s.t. Troise), Baldini, Fresi, Baccin; Pecchia (22' s.t. Magoni), Matuzalem, Tedesco; Sesa (30' s.t. Di Vicino), Amoruso, Stellone. All.: Zeman.
Arbitro: Treossi di Forli.
Reti: 10' p.t. Di Biagio (I), 38' p.t. Zamorano (I), 46' p.t. Blanc (I), 14' s.t. Sesa (N).
Ammoniti: Baccin (N) e Magoni (N).



Questo inizio di stagione si presenta duro come era apparso agli occhi di tutti al momento della presentazione del calendario del Campionato di Serie A. Nella scala del calcio gli uomini del Boemo non giocano certo una delle loro migliori gare ed i nerazzurri del nuovo allenatore Marco Tardelli li puniscono, infliggendo agli azzurri un perentorio 3-1. Si sta lavorando duramente al centro Paradiso di Soccavo per dare una fisionomia alla squadra, ma la strada, purtroppo, al momento sembra impervia e piena di insidie ad ogni angolo......


da Corriere del Mezzogiorno di lunedì 16 ottobre 2000

La rabbia di Zeman: «Tre mesi e non ci capiamo»


NAPOLI — E’ uno Zeman assai sconsolato quello che si offre ai microfoni a fine gara e le sue dichno come macigni sulla sconfitta del Napoli come se non bastassero i tre gol al passivo: «Sono triste perché non siamo stati mai capaci di costruire e dopo tre mesi di lavoro insieme mi lascia molto per plesso l’atteggiamento della squadra. Mi chiedete dove dobbiamo migliorare? Dico ovunque: dall’impostazione alla difesa è tutto un doversi ritrovare. È assurdo, ad esempio, prendere un gol come il terzo con Blanc che ha fatto cinquanta metri senza che nessuno lo ostacolasse. Per non parlare dei primi due frutto di situazioni di gioco da fermo». Così il boemo a fine gara.
E prima del match? La scena è tutta del debuttante Marco Tardelli all’ingresso delle squadre in campo.
C’è tempo però per vedere Zeman accomodarsi in panchina con il solito sguardo truce che sembra presagire qualcosa di brutto. E l’andamento della prima frazione dà ragione al tecnico boemo anche se sui primi due gol nerazzurri pesano le ombre di due irregolarità non colte dall’arbitro Treossi. Sulla rete di Di Biagio che sblocca il risultato è netta l’azione fallosa di Zamorano, appostato dietro al centrocampista interista, che non consente l’anticipo di Saber. Sul raddoppio del cileno, invece, Treossi assegna una punizione dal limite all’Inter punendo un’entrata in gioco pericoloso di Baldini su Keane. Ma anche il nerazzurro alza in modo scomposto la gamba e il fallo, in casi del genere, è da assegnare alla squadra che difende la sfera. Comunque sul tiro dal limite di Di Biagio è Baldini ad ostacolare la presa di Coppola, che dava l’impressione di essere sulla sfera, toccando anche con una mano. L’impressione è che Treossi, se non si fosse concretizzato in gol lo sviluppo dell’azione avrebbe fischiato un penalty. Zeman si spazientisce e chiede a Sesa di aprirsi sulla fascia per lasciare spazio agli inserimenti di Tedesco. La raccomandazione arriva, peccato che al tempo stesso giunga anche la terza rete di un’Inter scatenata che fa uscire Zeman dal campo più scuro che mai. Nella ripresa c’è il tempo per gustare il gol di Sesa con netta deviazione di Seedorf piazzato in barriera e un bis dello svizzero che mira all’incrocio ma Frey blocca. Meglio così visto che Treossi nella circostanza aveva assegnato una punizione indiretta e quindi l’eventuale gol non sarebbe stato convalidato. Sul finire, giuste le due ammonizioni rimediate da Baccin prima e Magoni dopo.
Giuseppe Bove  

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