1 Ottobre 2000: Napoli-Juventus 1-2. I tabellini e l'intervista al Mister.
Cronaca ||
01/10/2000
NAPOLI 1 / JUVENTUS 2
NAPOLI: Coppola, Saber, Fresi, Baldini, Baccin (76’ Troise), Vidigal, Matuzalem, Tedesco (59’ Magoni), Bellucci, Sesa (76’ Di Vicino), Stellone. All.: Zeman.
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Zanchi (65’ Birindelli), Ferrara, Bachini, Conte (65’ Kovacevic), Tacchinardi, Bachini, Pessotto, Zidane, Del Piero, Inzaghi (79’ Brighi). All.: Ancelotti.
ARBITRO: Collina
RETI: 41’ Stellone (N), 68’ Kovacevic (J), 75’ Del Piero (J)
AMMONITI: Baldini (N), Zanchi (J), Fresi (N), Brighi (J), Birindelli (J)
Stadio San Paolo, ore 18.45: non nascondiamo una certa emozione salendo gli ultimi scalini che ci portano sulle gradinate dello stadio di Napoli; di lì a poco sarà finalmente il momento del ritorno sui campi Italiani di Mister Zeman! Non poteva esserci partita migliore per il ritorno sul palcoscenico della serie A. Il Napoli parte alla grande e mette in seria difficoltà i bianconeri, più di una le occasioni dei ragazzi di Zeman fino alla rete di Stellone che spinge in rete un cross effettuato da Sesa dalla fascia destra. Il San Paolo diventa una bolgia e si ha l'impressione che possa essere il preludio di un grande successo. Purtroppo non è così! Il Napoli sente forse la vittoria più vicina di quanto non potesse immaginarsi e così invece di continuare a spingere sull'acceleratore si ritrae facilitando il gioco della Juventus. Sono 7 minuti che stordiscono quelli che vanno dal 68' al 75': prima Kovacevic, poi Del Piero spengono le ambizioni degli azzurri e così la partita finisce con una sconfitta decisamente immeritata....... certo che se la spinta su Stellone fosse stata valutata in maniera differente.....
Siamo comunque certi che il lavoro svolto dal Boemo stia finalmente dando i primi frutti e speriamo che le prossime partite ci diano la conferma alle nostre sensazioni.
da Il Mattino di domenica 1 ottobre 2000
VITTORIO RAIO
Si siede al tavolo della sala stampa madido di sudore. Il suo volto non lascia trasparire alcun sentimento. Zeman è accerchiato. Da cronisti e da tanti estranei. La sala è una sauna dove imperversano soprattutto i cacciatori di autografi.
Un Napoli dai due volti.
"Dobbiamo imparare a capire che gli incontri durano due tempi. Noi ne abbiamo giocato solo uno. Nella ripresa, abbiamo consentito alla Juventus di fare quello che voleva".
Perché?
"Per gioco e per movimento non siamo stati quelli del primo tempo. Probabilmente, per una questione mentale. Non siamo ancora abituati...".
... solo un problema mentale?
"No, anche un problema fisico. Entrambi gli aspetti hanno influito sulla nostra sconfitta".
Perché questo calo fisico?
"Ne parleremo alla ripresa, già da mercoledì. Un fatto è certo: non si può permettere ad uno squadrone come la Juve di giocare. Se le concedi spazio, se le fai giocare la palla, ti fa male. Ci ha fatto male...".
Nel primo tempo, invece...
"Nel primo tempo, abbiamo interpretato benissimo la partita. Siamo scesi in campo concentratissimi, con la necessaria determinazione".
La spinta della folla, la voglia della squadra è la Juventus appariva alle corde.
"Ho visto una buona squadra. Cosa dire di più dopo che abbiamo perso nella ripresa".
L’accoglienza del pubblico è stata fantastica.
"Meglio non avremmo potuto pretendere".
C'era il rigore?
"Io sono di parte, probabilmente, sono poco credibile, ma il fallo c’era. Era netto".
Non pensa che la sua squadra abbia concesso troppe occasioni?
"Nel primo tempo, no. Nel secondo, abbiamo fatto giocare troppo la Juve. Soprattutto a centrocampo. Anzi, l’abbiamo fatta giocare sia davanti che dietro di noi".
Lei ha impiegato Stellone, preferendolo ad Amoruso. Una scelta felice che ha avuto come risposta una prestazione felice.
"Ho fatto le necessarie valutazioni. Stellone, in questo momento, sta fisicamente meglio di Nicola. Resta il fatto che da Amoruso mi aspetto tantissimo".
C’è chi sostiene che il peso della pressione degli ottantamila, alla fine, abbia condizionato la prestazione della squadra.
"Spero proprio di no. Mi aspettavo una migliore reazione alla distanza, ma, purtroppo, non è arrivata. Ci siamo fatti schiacciare, giocavano sempre loro. In queste condizioni è difficile fare risultato contro una squadra come la Juventus".
Come è possibile una metamorfosi tanto profonda?
"L'ho detto, loro giocavano davanti e dietro di noi, in ogni posto del campo. È stato un errore tattico".
Da Del Piero un gran bel gol. Napoli l’ha resuscitato.
"Un bel gol che solo un grande calciatore può realizzare. Anche se va ricordato che quel pallone glielo abbiamo regalato noi".
Ha fatto i complimenti a Del Piero?
"Non l’ho incontrato".
Potrà essere salutare questa sconfitta?
"Lo spero,.In genere, dalle sconfitte si ha sempre qualcosa da imparare. Ciò è già a mia conoscenza, mi auguro che lo capiscano anche i miei".
C'è un alibi per questa sconfitta?
"Sì, avevamo Baccin e Tedesco provenienti da altre formazioni, dove giocavano a ritmi diversi. E poi, solo pochi giorni prima della gara, ho avuto qualche giocatore a mia disposizione".
Coppola ha dimostrato che non c'è bisogno di Mancini. Il Napoli ha un ottimo portiere.
"Il Napoli, di portieri, ne ha due".
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