1 Giugno 1999: Si è svolto oggi l'incontro, fra il tecnico Boemo ed il presidente Franco Sensi, che sancisce il divorzio fra il Mister e la A.S. Roma.
Cronaca ||
01/06/1999
IL GIORNO PIU’ TRISTE
Zdenek Zeman si è incontrato oggi con il presidente Franco Sensi che gli ha velatamente fatto capire, senza alcun comunicato ufficiale, le sue intenzioni. E' ormai sicuro che l'anno venturo non sarà il tecnico Boemo a guidare la compagine giallorossa.
dal Messaggero di mercoledì 2 giugno 1999
di MIMMO FERRETTI
ROMA - Ieri, Sensi ha incontrato Zeman e gli ha annunciato l’intenzione di non confermarlo sulla panchina della Roma; oggi, o al massimo domani, il presidente romanista incontrerà Capello per arrivare, dopo il "sì" a voce di sabato scorso, al nero su bianco, cioè alla firma sul contratto. Prima di annunciare il cambio sulla panchina, Capello al posto di Zeman, il presidente deve avere la firma del tecnico friulano. Cosa che, secondo programmi, dovrebbe (potrebbe) arrivare già oggi. Appare certo, intanto, che nel corso dell’incontro di sabato scorso, Sensi e Capello abbiano già affrontato l’argomento-stipendio; solo che, lo conferma la storia, Capello è un tecnico scrupoloso e pignolo fin nei minimi particolari di fronte ad un contratto da firmare.
Intanto, ieri, Sensi e Capello si sono sentiti per telefono e l’ex allenatore del Real Madrid ha saputo che Delvecchio si è convinto a restare alla Roma. Via libera, insomma, all’idea di un tandem Montella-Delvecchio con Totti alle loro spalle. Questo significa che verrà abbandonata la pista che porta a Claudio Lopez.
Ieri mattina, Zeman è arrivato a bordo della propria auto negli uffici di Sensi in via Aurelia pochi minuti prima delle 11. E’ salito con passo sicuro nelle segrete stanze presidenziali ed è riapparso nel cortile una quarantina di minuti più tardi. E’ salito in auto, ha varcato il cancello poi si è fermato, ha abbassato il finestrino, ha spento il motore e si è offerto ai cronisti. "Sarà il presidente a spiegarvi tutto...", il suo attacco.
Il suo stato d’animo?
"Beh, non sono felice".
Scelga un aggettivo.
"Deluso. Ecco: sono deluso".Più deluso stavolta o ai tempi dell’esonero laziale?
"Adesso. Perché da qualcuno me l’aspettavo, da qualcun altro no".
Cosa è cambiato rispetto all’ultima chiacchierata con Sensi?
"L’altra volta avevamo parlato della squadra, stavolta no".
Avete parlato del contratto?
"Sì, il presidente ha detto che lo rispetterà. Ma non abbiamo parlato delle modalità di separazione".
Perché, vista la situazione, non si è dimesso?
"Perché io volevo essere l’allenatore della Roma. Ma ancora non ho capito se sono stato esonerato...".
Avete parlato di Capello?
"No".
S’è chiesto perché?
"Non lo so; forse non l’ha ritenuto opportuno".
Sensi le ha parlato di Pincolini, stavolta?
"Sì, me ne ha parlato. Anche se avrei preferito sapere di Pincolini prima da lui che da terze persone".
E’ ipotizzabile una sua permanenza nel giro-Roma, tipo Foggia o Nizza?
"Lo escludo".
Zeman, lei da questa storia esce a testa alta?
"Io non ho sbagliato".
Nel pomeriggio, un gruppetto di tifosi lo ha atteso sotto casa, al Fleming, e gli ha manifestato grande affetto. Il boemo, dopo aver ribadito le sue verità sui perché della separazione dalla Roma, è apparso commosso. A proposito: per lui, adesso, si parla di un’ipotesi-Espanyol, oltre a quella legata all’Udinese...
|